Niente sesso e niente figli. Per evitare il rischio di far nascere un bambino con la "zika" è questa la posizione che hanno scelto in Salvador, dopo la recente emergenza legata alla febbre tropicale, che si è allargata anche al di fuori dell'America latina.
"Per i prossimi due anni meglio evitare di concepire bambini", dicono le autorità. E di ritardare le gravidanze parlano anche in Colombia, dove si chiede tuttavia solo di aspettare fino a luglio. Più cauto il Brasile - racconta il Corriere della Sera - che preferisce non creare troppo allarme sul caso.
Un turista danese è stato trovato positivo in un ospedale di Aarhus, nell'est del Paese, di ritorno da un viaggio in America centrale e Sudamerica. E casi analoghi si sono già registrati anche in Gran Bretagna. Cinque cittadini portoghesi sono rimasti infettati dopo aver visitato il Brasile. Un caso "molto probabile" è invece quello di un altro portoghese, tornato di recente dalla Colombia.
L'allarme è alto e anche l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è scesa in campo alcuni giorni fa, per chiarire come si trasmette la
malattia e specificare che esiste il rischio che il contaggio avvenga "attraverso il sangue". È questa la ragione per cui gli Stati latinamericani sono corsi ai ripari. Persino un rapporto sessuale potrebbe essere un problema.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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