I risultati dell'autopsia: "Né alcol né droga nel corpo di Maradona"

Contrariamente a quanto ci si aspettava, i risultati delle perizie tossicologiche condotte sul corpo di Diego Armando Maradona non hanno rivelato tracce di nessun tipo di sostanza illecita o di alcol

I risultati dell'autopsia: "Né alcol né droga nel corpo di Maradona"

Nuovi dettagli sulla morte di Diego Armando Maradona. Dalle analisi della polizia scientifica sul sangue e le urine dell'ex campione non sono emerse tracce né di alcool né di droghe ma solo di psicofarmaci. Niente sostanze illegali, dunque, ma solo sostanze utilizzate per curare problemi fisici e mentali, come prescritto dai medici. La relazione della Scientifica è stata consegnata ai pubblici ministeri di San Isidro che indagano sull'ipotesi di omicidio colposo.

Ma quali farmaci sono stati trovati nell'organismo di Diego? Antidepressivi, antiepilettici e un farmaco utilizzato per combattere l'astinenza da alcol. Nessuna traccia di medicine per curare la cardiopatia. Anche questo è un dettaglio molto importante.

L'autopsia inoltre ha riscontrato che l'ex campione argentino non sarebbe morto subito per colpa di un malore ma avrebbe sofferto per alcune ore, si parla di almeno 6-8 ore, prima che dell'edema polmonare sopraggiunto a causa di un’insufficienza cardiaca riacutizzatasi. Grazie a questi elementi si rafforza l’ipotesi che Diego sia morto perché lasciato solo e che, se monitorato, molto probabilmente si sarebbe salvato.

Una delle figlie di Diego, Giannina, dopo essere venuta a conoscenza di questi particolari ha scritto una frase polemica su Twitter: "A tutti i figli di p... che aspettavano l'autopsia di mio padre per avere droghe, marijuana e alcol. Non sono un dottore, ma sembrava molto gonfio. La voce era robotica. Non era la sua voce. Stava succedendo ed io ero la pazza fuori di testa".

L'indagine sulla morte di Maradona fino ad ora non ha portato ad alcuna accusa formale, ma diverse perquisizioni sono state fatte nei confronti del dottor Leopoldo Luque, il neurochirurgo che lo curava e aveva partecipato anche al suo intervento ad inizio

novembre, e della sua psichiatra, Agustina Cosachov. Anche l'appartamento in cui vive Maximiliano Trimarchi, che lavorava come autista dell'ex calciatore, è stato perquisito e il suo cellulare è stato posto sotto sequestro.

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