Nuovo corso per il NIN, arriva De Lillo

Dopo l’addio di Terry Giacomello, il ristorante stellato affacciato sulla sposda veronese del lago di Garda punta sul giovane chef originario del territorio, che a 27 anni ha già esperienze importanti in Italia e nel mondo. “La mia proposta culinaria sarà un omaggio a questo straordinario territorio, dove si incontrano innovazione, tecnica e passione”

NIN Siluro, leche de tigre e cipolla
NIN Siluro, leche de tigre e cipolla
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Il Ristorante NIN, una Stella Michelin affacciato sulla sponda veronese del Lago di Garda, apre la nuova stagione con un cambio importante: dopo l’addio di Terry Giacomello, dal 10 aprile la cucina è affidata ad Andrea De Lillo, giovane chef classe 1998, originario di

Torbole sul Garda e quindi un “enfant du pays”. Con lui, il ristorante inaugura un nuovo corso, senza rinunciare ai cardini della propria identità: alta qualità, attenzione alla sostenibilità, valorizzazione del territorio.

NIN, la sala
NIN, la sala


De Lillo porta con sé un curriculum già denso di esperienze internazionali. Dopo la formazione in Italia, ha lavorato in cucine stellate come l’Osteria Francescana di Massimo Bottura, la Locanda Margon di Alfio Ghezzi, e il Relæ di Christian Puglisi. Il percorso lo ha portato anche in Spagna e Perù, dove ha affinato tecniche e sensibilità che oggi convergono in una cucina che unisce rigore tecnico e libertà creativa. La proposta per il 2025 si articola in due menù: “Venti e Correnti” e “Radici”.

NIN, chef Andrea De Lillo
NIN, chef Andrea De Lillo

Il primo, composto di nove portate, è un’esplorazione gastronomica che intreccia pesce di lago e sapori più audaci, come kimchi, kefir, chimichurri e frutti di bosco. Il secondo, sette portate, punta invece su un legame più diretto con la tradizione gardesana, con protagonisti come persico, tinca, capra e tartufo nero.

NIN, Agnello, barbabietola, chimichurri
NIN, Agnello, barbabietola, chimichurri

“Sono veramente felice di iniziare questa nuova avventura al Ristorante NIN, un luogo che incarna alla perfezione il legame tra cucina e territorio – spiega lo chef De Lillo -. Il lago di Garda ha una personalità unica e il mio scopo è raccontarla attraverso i piatti, utilizzando principalmente ingredienti di qualità, forniti dai piccoli produttori locali o di filiera diretta. La mia proposta culinaria sarà un omaggio a questo straordinario territorio, dove si incontrano innovazione, tecnica e passione.”

I menù saranno soggetti a variazioni quotidiane, in base alla disponibilità degli ingredienti. Una scelta in linea con la filosofia del ristorante, che si affida a fornitori locali e stagionali, tra serre del Monte Baldo e pescatori del lago. Con De Lillo alla guida, il NIN conferma la sua vocazione: una cucina contemporanea che racconta l’identità del Garda con tecnica, visione e materie prime d’eccellenza.

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