Gli americani stanno con "The Donald". La decisione di sospendere l'ingresso nel Paese agli immigrati provenienti da sette paesi a maggioranza musulmana (Iraq, Iran, Siria, Libia, Sudan, Yemen e Somalia) è piaciuta alla maggioranza dei cittadini. E a dirlo non sono commentatori conservatori o lo staff di Trump, ma due istituti molto autorevoli: l'ateneo privato indipendente Quinnipiac University e lo studio statistico Ipsos.
La ricerca prima della nomina
Partiamo dal primo. Una rivelazione statistica condotta tra il 5 e il 9 gennaio dall'Università e pubblicata due giorni fa, dice chiaramente che la maggioranza degli americani si aspettava ciò che Trump ha fatto sugli immigrati. Anzi: lo chiedevano. Secondo il 48% dei cittadini di quell'America "profonda" (che giornali e vip fingono di non vedere), infatti, è giusto "sospendere l'immigrazione da regioni a rischio terrorismo, anche se ciò significa respingere anche i profughi". Soltanto il 42% degli intervistati è contrario e un 10% non si esprime. Ecco perché l'ordine esecutivo firmato da Trump, che sospende per un tempo determinato l'ingresso negli Usa a chi proviene da 7 Paesi a maggioranza musulmana, non genera affatto scandalo negli Usa. Anzi. E infatti secondo un altro istituto, il Rasmussen, il dato di approvazione all'ordine esecutivo del presidente sale al 57%.
La conferma dell'Ipsos
Certo, le indagini telefoniche sono state condotte prima che il toycoon giurasse sulla Bibbia. Ma il dato è significativo e dimostra che Trump ha fatto quello che la cosiddetta "America profonda" chiedeva. E infatti a confermare il dato ci ha pensato un sondaggio condotto da Reuters/Ipsos, realizzato tra ieri e oggi, secondo cui il 49% degli intervistati si dice "fortemente" o "abbastanza" d'accordo con il decreto. Mentre il 41% si dice "fortemente" o "abbastanza" in disaccordo e il 10% non si esprime. Ovviamente le percentuali si modificano anche in base all'appartenenza politica, ma anche in questo caso "The Donald" può dirsi soddisfatto: il 53% dei democratici, infatti, dice di essere "fortemente in disaccordo" con l'azione di Trump (mentre il 51% dei repubblicani dice di essere "fortemente d'accordo"). Questo significa che l'ordine esecutivo emesso da Trump ha una approvazione trasversale ed ha diviso anche i Repubblicani, che nel 47% dei casi si dicono più o meno d'accordo con l'avversario di Hillary o comunque non sono ostili alle sue scelte sugli stranieri.
Americani contro l'immigrazione
Che il tema dell'immigrazione fosse il cuore della campagna elettorale del Presidente Usa era chiaro. E probabilmente ha centrato al cuore i desideri del Paese. Sempre in base alla ricerca della Quinnipiac University, infatti, il 53% (contro il 41%) dei votanti approva la necessità "di richiedere agli immigrati provenienti da paesi musulmani di registrarsi presso il governo federale". Ovvero di regolamentarne l'ingresso negli Usa. E infatti quando i sondaggisti di Reuters/Ipsos hanno chiesto agli americani "se gli Stati Uniti debbano limitare l'afflusso di rifugiati nel paese", ben il 66% degli americani è d'accordo. Non solo.
Di questi addirittura il 55% dei democratici si dichiara a favore, percentuale che sale al 70% per gli indipendenti e al 79% per i repubblicani. Significativo il fatto che solo il 10% degli intervistati non approvi la chiusura all'accoglienza dei profughi.
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