Israele umilia M5s: "Di Maio non entrerà a Gaza"

Tre parlamentari stellati vengono lasciati fuori dalla Striscia per "motivi di sicurezza". Ma M5s protesta: "Una cosa inaccettabile"

Israele umilia M5s: "Di Maio non entrerà a Gaza"
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L'M5s protesta contro Israele dopo che a una delegazione parlamentare è stato negato l'accesso alla Striscia di Gaza da parte delle autorità di Tel Aviv.

A darne notizia è una nota congiunta del vicepresidente della Camera Luigi di Maio, del deputato Manlio Di Stefano e della senatrice Ornella Bertorotta: "Abbiamo appreso dalla nostra ambasciata che il governo israeliano impedisce alla delegazione guidata dal vicepresidente della Camera dei deputati di recarsi nella Striscia di Gaza per visitare il progetto di un’organizzazione non governativa italiana pagato con i soldi dei cittadini italiani", scrivono i tre parlamentari stellati.

"Questo è un cattivo segnale - commenta la delegazione grillina - non tanto per il M5s ma soprattutto per quello che è l’approccio dello stesso esecutivo israeliano rispetto alla situazione nella Striscia di Gaza e della pace nella regione."

Ottenere il permesso israeliano per entrare a Gaza è tutt'altro che facile e in molti entrano quindi clandestinamente. Fra chi era riuscito ad ottenere un lasciapassare c'era stata la presidente della Camera Laura Boldrini, ma a una delegazione dei populisti spagnoli di sinistra di Podemos era stato negato l'accesso.

"Credo sinceramente - commenta infastidito Di Stefano - che sia inammissibile che una delegazione di parlamentari italiani, guidata dal vice presidente della Camera. Abbiamo quindi deciso di visitare ugualmente la cooperazione italiana fuori dalla Striscia.

Da parte israeliana è arrivata una risposta con il commento del portavoce dell'ambasciata a Roma, Amit Zarouk: "La Striscia di Gaza è controllata dall'organizzazione terroristica di Hamas che è un'entità ostile ad Israele. L'ingresso da Israele a Gaza e viceversa deve coinvolgere permessi specifici e speciali che sono soggetti a considerazioni di sicurezza".

La politica M5s verso Israele è sempre stata improntata ad un atteggiamento critico: Di Maio ha

recentemente esortato Tel Aviv a "superare la politica dei muri" e non è un mistero che se dovessero andare al governo i grillini si sarebbero già detti pronti a un eventuale riconoscimento dello Stato palestinese.

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