"L'uso dell’inganno...". Così Lady Diana venne manipolata

L’inchiesta sull’intervista di Lady Diana, rilasciata a Martin Bashir nel 1995, ha raggiunto il verdetto che tutti temevano, cambiando la nostra percezione sulle dichiarazioni della principessa

"L'uso dell’inganno...". Così Lady Diana venne manipolata

La svolta nell’inchiesta sull’intervista rilasciata da Lady Diana alla BBC, nel 1995, è arrivata. Finalmente abbiamo le prime conclusioni di questa storia, che gettano nuova luce su ciò che sapevamo riguardo alle storiche rivelazioni della principessa del Galles.

Lady Diana è stata tradita

Il report dell’inchiesta, condotta da Lord Dyson, sta per essere pubblicato, ma abbiamo già le prime informazioni dal Telegraph. Purtroppo si concretizza lo spettro dell’inganno ai danni di Diana. Martin Bashir, infatti, avrebbe ottenuto l’intervista con metodi “disonesti”, così li definisce il giornale. Richard Ayre, supervisore della politica editoriale della BBC nel 1995 ha dichiarato proprio al Telegraph: “L’uso dell’inganno nella preparazione di programmi… sarebbe stata accettato solo in caso di investigazione su gravi crimini, laddove siano già stati ottenute prove a carico della persona su cui sono state svolte le indagini. Queste circostanze, chiaramente, non sono applicabili a un’intervista con la principessa del Galles”.

Martin Bashir, ricordiamolo, pur di ottenere il suo scoop, si sarebbe servito del fratello di Diana, il conte Charles Spencer. Lo avrebbe usato per raggiungere la principessa e convincerla a concedergli l’intervista. Per dare maggiore credibilità al suo piano, il giornalista avrebbe presentato al conte e, in un secondo momento, a Lady Diana, gli estratti conto di un presunto pagamento effettuato dai servizi di sicurezza britannici a due collaboratori di Palazzo, in cambio di informazioni riservate proprio sulla ex moglie di Carlo.

In questo modo Bashir avrebbe fatto credere ai fratelli Spencer che era in atto un vero e proprio intrigo di corte ai danni della principessa. Il fondo, però, sarebbe stato toccato con un’altra bugia. Il giornalista avrebbe presentato a Diana anche la ricevuta sanitaria che doveva testimoniare il presunto aborto della tata di William e Harry, Tiggy Legge-Bourke. Ecco la classica goccia che fa traboccare il vaso.

La verità è stata ristabilita?

Lady Diana era sempre stata gelosa di Tyggy e si era convinta che fosse l’amante del principe Carlo. Per questo motivo non ebbe difficoltà a ritenere che il figlio mai nato della tata fosse proprio del suo ex marito. Inutile dire che era tutto falso. I pagamenti ai dipendenti e il documento sanitario. Ogni cosa era stata studiata affinché Lady Diana corresse davanti alle telecamere a vendicarsi. Cosa che fece, come sappiamo bene. Ora, però, quell’intervista ha un sapore diverso. Non più solo lo sfogo di una donna tradita, ma anche della principessa manipolata.

Lo scorso anno, proprio grazie alle pressioni del fratello della principessa del Galles, il direttore della BBC Tim Davie ha aperto un’inchiesta indipendente, che è durata 6 mesi e aveva lo scopo di ricostruire la subdola strategia di Martin Bashir. A quanto pare sarebbero coinvolti anche i vertici dell’emittente all’epoca dei fatti.

Il giornalista si è ormai dimesso, ufficialmente per gravi motivi di salute, ma a nessuno è sfuggito che questa decisione sia arrivata poco prima che Lord Dyson annunciasse di aver consegnato il suo rapporto a Tim Davie. Di tutta questa storia rimane il rammarico dell’inganno, della spregiudicatezza con cui sarebbe stato condotto e, soprattutto, sapere che Lady Diana è stata tradita. Un’altra volta.

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