L'Isis giustizia 8 jihadisti olandesi: colpevoli di voler tornare a casa

Hanno provato a disertare e sono stati passati per le armi. La denuncia da parte di attivisti siriani

L'Isis giustizia 8 jihadisti olandesi: colpevoli di voler tornare a casa

Non è il primo caso di questo tipo, perché già si era parlato di jihadisti uccisi perché pizzicati con in testa il piano di lasciare le schiere del sedicente Califfo. È, quello denunciato dal gruppo di attivisti Raqqa is being slaughtered silently, solo l'ultima di una serie di esecuzioni capitali perpetrate dagli uomini dell'Isis.

Questa volto a finire sotto la scure del boia sono stati otto uomini arrivati in Siria dall'Olanda, che sarebbero stati uccisi lo scorso 26 febbraio nella cittadina di Madan, lungo il corso dell'Eufrate, tra Deir Ezzor a sud e a nord Raqqa, la città diventata nel 2014 la capitale di fatto dei jihadisti.

Gli attivisti di Raqqa hanno spiegato che le otto persone uccise facevano parte di un gruppo di circa 75 jihadisti olandesi, molti dei quali di origini marocchine, presenti nell'area.

Gli uomini più fedeli ad al-Baghdadi avrebbero preso d'assalto il campo in cui vivevano e li avrebbero arrestati, spedendoli poi alle carceri di Madan e di Tabqah.

Da lì all'esecuzione c'è voluto poco. Accusati di ribellione e tentata diserzione, in otto sono stati uccisi.

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