Miliziani dell’Isis sotto il bersaglio degli hacker. Tre giorni fa improvvisamente gli account Twitter di alcun sostenitori dello Stato Islamico sono stati presi di mira e hanno visto un incremento insolito di migliaia di nuovi follower. Il piccolo e scandaloso particolare è che i loro nuovi seguaci non erano aspiranti jihadisti ma donne nude.
In pochi istanti le timeline dei miliziani sono state invase contenuti porno che non possono essere facilmente eliminati. Un profilo è stato letteralmente preso d'assalto da mille signorine, mentre un altro utente, che aveva come foto - profilo un leone, è stato bombardato da tremila organi sessuali. Non si tratta di pagine gestite da una persona fisica ma di contenuti che vanno sul web automaticamente grazie a un algoritmo. Vengono chiamati Bot (abbreviazione di robot) e sono account automatici che si «attaccano» a profili veri. In genere questi profili nascono per scopi promozionali e commerciali e sono usati dalle società che contrabbandano follower per fare affari. In questo caso però si è di fronte a una casa di produzione di film a luci rosse o un sito di escort. “Grazie alla rete Isis è riuscita in questi anni ad esercitare un grande appeal sui giovani. Ecco perché situazioni di questo genere ne minano la credibilità e il fascino”, ha scritto sul Telegraph Joshua Stewart del think tank britannico Quilliam Foundation parlando dell'accaduto.
Anche l'account di Amaq News Agency, la sedicente agenzia di stampa del Califfato è stata preso di mira dagli hacker e ciò lascia presagire che dietro a questo hackeraggio ci sia un'operazione pianificata di cyber e psychological warfare ad opera degli Stati Uniti e della Gran Bretagna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.