Angela Merkel è pronta a "rottamare" il Trattato di Dublino - che regola in Europa l'accoglienza e l'asilo dei migranti - e ad aiutare i Paesi del Mediterraneo nella gestione di flussi e sbarchi per una redistribuzione più equa dei richiedenti asilo.
Lo ha detto la stessa Cancelliera tedesca dopo aver incontrato il premier spagnolo, Pedro Sanchez: "Tutti noi riceviamo dei benefici dalla libera circolazione all'interno dell'Ue e allo stesso modo dobbiamo ripartire equamente i migranti che hanno diritto di rimanere sul territorio", ha detto la Merkel, "Tuttavia non è stata ancora trovata la soluzione. Il sistema di Dublino non funziona".
I due si sono incontrati a San Lúcar de Barrameda - a Cádiz, nel Sud della Spagna - nel giorno in cui entra in vigore l'accordo firmato lo scorso 6 agosto e che prevede il rientro nella penisola iberica di chi ha richiesto asilo a Madrid, ma è stato fermato alla frontiera tedesca e rimandato indietro entro le 48 ore. Una strategia che il governo di Berlino sta negoziando anche con la Grecia e l'Italia.
"In teoria nessun profugo o migrante dovrebbe arrivare in Germania", ha spiegato oggi la Cancelliera, "Ma questo non corrisponde alla realtà. Bisogna lavorare a un sistema di distribuzione equo e organizzare insieme i respingimenti".
Intanto Spagna e Germania hanno trovato un'intesa per fare ottenere maggiore sostegno dall'Ue al Marocco, Paese di partenza di molti migranti: "Quattordici chilometri separano la costa della Spagna - e quindi l'Europa - da quelli del Nordafrica ma c'è una
distanza infinitamente maggiore in termini di sviluppo", ha dichiarato Sanchez dopo i colloqui con Merkel, "Ridurre la profondità di questo abisso di disuguaglianza deve essere uno dei compiti principali dell'Unione europea".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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