Ministro indiano choc: "Gay da curare, come gli alcolisti"

Il ministro della gioventù dello Stato di Goa: "Apriremo centri per normalizzare gay e lesbiche, che verranno trattati e curati con farmaci"

Omosessuali ad un gay pride
Omosessuali ad un gay pride

I gay da curare come gli alcolisti anonimi? Per il ministro dello Sport e della gioventù dello stato indiano di Goa, a quanto pare sì.

Stanno facendo discutere i media di metà del subcontinente le dichiarazioni di Ramesh Tawadkar, che ha annunciato la prossima apertura di un "centro di riabilitazione" per rendere "normali" gay, lesbiche, transessuali e bisessuali, affine a quelli già esistenti per il recupero ad esempio degli alcolisti anonimi.

Secondo il ministro, i pazienti del centro verranno "allenati", ricevendo anche appositi farmaci e terapie specifiche: "Allo stesso modo di altri gruppi come giovani criminali, tossicodipendenti, emarginati, immigrati o geograficamente svantaggiati - ha spiegato il ministro al canale NDTV - verrà eseguita un'indagine dettagliata affinché le problematiche della comunità Lgbt vengano trattate specificamente".

L'omosessualità era stata reintrodotta come reato in India poco più di un anno

fa. Sul caso di Goa è però intervenuto lo stesso governatore dello Stato indiano, affermando che il ministro si è dimostrato "un ignorante" e garantendo che "non esiste alcun progetto governativo per normalizzare i gay."

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