Ai prossimi mondiali che si terranno in Qatar dal prossimo 21 novembre, gli omosessuali sono i benvenuti, basta però che non esagerino. In alcune interviste ai media internazionali, il responsabile per la sicurezza della manifestazione, il generale Abdulaziz Abdullah al-Ansari, ha avvertito che negli stadi non sarà consentito sventolare o esporre le bandiere arcobaleno, simbolo del movimento Lgbt. Il presidente del Comitato nazionale antiterrorismo del ministero dell'Interno ha spiegato che"se un tifoso alzerà la bandiera arcobaleno e io gliela porterò via, non è perché voglio davvero farlo. Non è un insulto ma un gesto per proteggerlo, perché se non lo farò io, qualcun altro intorno potrebbe attaccarlo. Non posso garantire per il comportamento delle altre persone. Gli dirò: per favore, non c'è bisogno di alzare davvero quella bandiera, qui allo stadio. Vuoi dimostrare la tua opinione sulla situazione, fallo in una società in cui sarà accettata".
Qui non si cambiano le leggi
Questa presa di posizione era comunque già stata anticipata dagli organizzatori, quando avevano detto che ai Mondiali in Qatar non sarebbero state tollerate espressioni di sostegno alla comunità Lgbt. E che le coppie gay sarebbero state le benvenute purché evitino effusioni in pubblico. Ansari ha precisato: "Prenotare la stanza insieme, dormire insieme, questo è qualcosa che non ci riguarda. Siamo qui per gestire il torneo. Non andiamo oltre. Qui non possiamo cambiare le leggi. Non puoi cambiare religione per 28 giorni di Coppa del Mondo. I tifosi hanno comprato il biglietto per vedere la partita, non per venire allo stadio e fare un gesto politico o difendere un ideale". In Qatar ricordiamo che le relazioni omosessuali sono un reato penale. Quindi, per evitare problemi, gli organizzatori del Mondiale hanno preferito avvertire che le coppie gay saranno le benvenute alla manifestazione sportiva, a patto che non si lascino andare a effusioni o carezze. E neppure a esibire le bandiere arcobaleno che rappresentano il movimento Lgbt.
La situazione in Qatar
Come si legge su Wikipedia, in Qatar gli atti omosessuali tra maschi adulti sono illegali, mentre formalmente quelli tra donne non vengono proibiti; e non vi è alcun riconoscimento giuridico per le coppie gay. Prima del 2004, l'art. 201 del codice penale puniva la sodomia fra adulti consenzienti con pene che potevano giungere anche fino a 5 anni di detenzione. Dal 1990 in poi vi sono state diverse segnalazioni di applicazione di tale legge contro lavoratori stranieri. A partire dal 2004, l'art 296 stabilisce la reclusione da uno a tre anni. Nel 1990 vi sono stati diversi arresti di lavoratori provenienti dalle Filippine per condotta omosessuale. Nel 1995 un cittadino statunitense in visita nel paese è stato condannato a sei mesi di prigione e 90 frustate per attività omosessuale.
I gruppi che si battono per i diritti dei gay hanno criticato la FIFA per aver scelto di far ospitare il campionato mondiale di calcio 2022 proprio in Qatar, un paese che perseguita gli omosessuali. Un parlamentare olandese aveva anche proposto che la squadra nazionale giocasse con una casacca rosa, in segno di protesta contro la grave situazione vigente nel Paese.
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