"Navalny avvelenato": il blogger russo in terapia intensiva

Il noto blogger russo Alexei Navalny è incosciente ed è ricoverato in terapia intensiva in ospedale dopo essere stato apparentemente avvelenato su un aereo diretto a Mosca

"Navalny avvelenato": il blogger russo in terapia intensiva

Il celebre blogger russo Alexei Navalny, oppositore del presidente Vladimir Putin e del governo russo, è stato ricoverato presso l'ospedale di Omsk, in Siberia. Navalny si è sentito male mentre viaggiava, come confermato anche dall'agenzia Tass, sul volo Sibir 2614 da Tomsk a Mosca. Il pilota ha dovuto effettuare un atterraggio d'emergenza e il blogger, incosciente, è stato trasportato in ospedale. Come ha spiegato la sua portavoce la sua portavoce Kira Yarmysh in un post su Twitter, Navalny è attaccato a un ventilatore in terapia intensiva: il medico capo dell'ospedale Alexander Murakhovsky ha dichiarato all'agenzia Tass che l'attivista russo versa in gravi condizioni. Secondo la sua portavoce, Navalny, che è solito bere il té al mattino, sarebbe stato avvelenato sull'aereo: "Si è sentito male durante il viaggio" ha dichiarato Kira Yarmysh. "L'aereo ha effettuato un atterraggio di emergenza a Omsk. Alexey è stato avvelenato".

Ha poi aggiunto: "Alexei è ancora incosciente. È collegato a un ventilatore. Gli agenti di polizia sono stati chiamati in ospedale su nostra richiesta", ha spiegato Yarmysh. "Sospettiamo che Alexei sia stato avvelenato con qualcosa mischiato nel tea. E' l'unica cosa che ha bevuto da questa mattina. I medici dicono che con i liquidi caldi le sostanze tossiche vengono assorbite più velocemente". Lo scorso 26 dicembre la polizia russa aveva arrestato Navalny, in un blitz nella sua fondazione anticorruzione a Mosca. "Alexei è stato prelevato con la forza e portato via", aveva twittato la portavoce dell'oppositore, Kira Yarmysh su Twitter, aggiungendo che Navalny "non ha fatto resistenza". Dopo poche ore il leader dell’opposizione è tornato libero.

Nei giorni antecedenti al suo fermo, Navalny aveva denunciato “il rapimento” di uno dei suoi alleati, Ruslan Shaveddinov, project manager presso la fondazione anticorruzione di Navalny, scomparso dopo che la polizia ha fatto irruzione nel suo appartamento. Il 9 ottobre il ministero della Giustizia ha inserito la fondazione anticorruzione nell'elenco delle Ong che operano come agenti stranieri. Il governo russo ha affermato che la fondazione era coinvolta in attività politiche sovversive e aveva ricevuto finanziamenti stranieri. Nel febbraio del 2017, la Corte d’Appello del Tribunale Distrettuale di Kirov aveva confermato la condanna in primo grado a 5 anni di detenzione con sospensione condizionale della pena. Ciò è avvenuto nell’ambito del processo-bis per peculato, per un totale di circa 250.000 euro di danni, all’azienda statale Kirovles, famosa per la produzione di legname da costruzione.

La pena era congrua con quello che l’accusa aveva chiesto ai danni dell’avvocato e rispecchia perfettamente la prima sentenza inflitta a suo carico. Nel novembre 2016 la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo aveva giudicato il primo processo irregolare.

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