Nelle scuole della Turchia si insegna ai bambini come andare in moschea

Il ministero nazionale dell'Educazione ha recentemente diffuso una direttiva che impone a tutti gli istituti scolastici di applicare il progetto "Ragazzi, tutti alla moschea"

Nelle scuole della Turchia si insegna ai bambini come andare in moschea

Nelle scuole della Turchia si insegna ai bambini come andare in moschea. Lo prevede un progetto chiaro ed inequivocabile che si intitola "Ragazzi, tutti alla moschea".

Secondo quanto riferito dall'agenzia Asianews, il ministero nazionale dell'Educazione ha recentemente diffuso una direttiva che impone a tutti gli istituti scolastici di applicare la nuova politica nel modo più rigoroso possibile. Anzi: la sua applicazione deve essere considerata una vera e propria attività sociale parascolastica.

A questo proposito, il direttore generale del sindacato degli insegnanti, Feray Aytekin Aydogan, ha sollevato alcune critiche sottolineando come "Ragazzi, tutti alla moschea" sia un progetto nocivo, pensato ad hoc per distruggere l'educazione laica e sottometterla all'ideologia e alla politica del governo.

Sempre secondo Aydogan, i due pilastri di questa politica sociale sono il citato ministero dell'Educazione e il ministero degli Affari del culto. Ricordiamo che da quando Recep Tayyip Erdogan è al potere, esattamente dal 2002, è evidente una chiara islamizzazione di tutti gli aspetti della società turca, che in un primo momento era fondata su una visione del mondo laica.

Il Sultano, utilizzando come cavallo di battaglia il suo partito, l'Akp, ha più volte ribadito come uno degli obiettivi principali del governo dovrebbe essere quello di costruire una "generazione pia", ovvero ragazzi in grado di "cambiare la nazione".

Islamizzare la cultura

Avvisaglie di islamizzare la Turchia mediante l'educazione erano evidenti già da qualche anno. Nel 2017 Ankara modificò i programmi scolastici, rendendoli più religiosi e nazionalisti. Da qualche anno è infatti diminuito lo studio del fondatore dello Stato turco, Mustafa Kemal Ataturk, lo stesso che introdusse nel Paese tradizioni secolari. Tra le altre novità, è sparito l'approccio eurocentrico della storia e ampio spazio è dato proprio allo studio della religione. Allo stesso tempo, è stato incrementato lo studio di scienziati musulmani e turchi e tolta dai libri di testo la teoria dell'evoluzionismo di Darwin.

Nel suo disegno politico, Erdogan è appoggiato da quella parte di popolazione che si riconosce appieno nei valori religiosi islamici e guarda con diffidenza i cosiddetti "turchi bianchi", cioè l'élite locale accusata di flirtare pericolosamente con i laici valori occidentali.

Il presidente turco, oltre a islamizzare la Turchia intervenendo massicciamente sulla cultura, e quindi sui programmi scolastici, sembra intenzionato anche a modificare la lingua.

In passato Erdogan ha infatti dichiarato di voler purificare la lingua nazionale da ogni influenza occidentale, e quindi da ogni parola straniera.

Nel frattempo, tra politiche attuate e piani solo proposti, prosegue a gonfie vele l'islamizzazione delle scuole.

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