Nuova base Usa nel Niger per le operazioni hunter killer

Il governo del Niger è l'unico paese dell'Africa occidentale ad aver autorizzato il volo dei droni statunitensi armati. Nel raggio dei MQ-9 Reaper che decolleranno dall’avamposto strategico l’intera regione del Sahel e la Libia.

Nuova base Usa nel Niger per le operazioni hunter killer

Gli Stati Uniti stanno realizzando una nuova base ad Agadez, nel Niger, a supporto delle operazioni hunter killer nella regione. Nel raggio dei droni MQ-9 Reaper che decolleranno dall’avamposto strategico l’intera Africa occidentale e centrale. Il governo del Niger è l'unico paese dell'Africa occidentale ad aver autorizzato il volo dei droni statunitensi armati, secondo un rapporto declassificato ottenuto da The Intercept. La nuova base – si legge nel documento del Pentagono – risponde alle minacce attuali ed emergenti nelle operazioni oltre il Niger ed il Ciad. Gli Stati Uniti utilizzano da anni il Niger come trampolino di lancio per le missioni di ricognizione in Nigeria (Boko Haram) e nel Mali (al Qaeda). La base per le operazioni ISR (intelligence, surveillance, reconnaissance) si trova attualmente a Niamey, capitale del Niger. Africom precisa che la nuova base rispecchia obiettivi di sicurezza comuni e che qualsiasi operazione dovrà essere approvata e coordinata con il governo del Niger. La nuova struttura, concludono da Africom, migliorerà la capacità di rispondere alle questioni di sicurezza regionale contro i 17 gruppi militanti identificati dal Dipartimento della Difesa. Agadez, adiacente all’Airbase 201, occupa una posizione ideale per la raccolta ISR in tutta la regione del Sahel: diverrà la più importante struttura degli Stati Uniti in Africa dopo Gibuti e hub regionale per tutte le operazioni militari statunitensi. L’investimento complessivo ad Agadez supera i cento milioni di dollari. Il campo di volo, secondo le specifiche, dovrà ospitare piattaforme C-17 e MQ-9 ed una pista in asfalto di 1.830 metri. L’area riservata ai velivoli sarà di 17.458 metri quadrati. Previsti tre hangar principali e diverse strutture per il personale e la forza di intervento rapido. La basa sarà protetta da svariate misure di sicurezza. Il Pentagono stima una spesa annuale di 12,8 milioni di dollari in soli costi di sostentamento.

Le basi dei droni americani nel Mediterraneo

Il Pentagono gestisce diverse basi nel Mediterraneo equipaggiate con i droni in diverse configurazioni. Droni per operazioni ISR e targeting leader decollano da Turchia, Kuwait, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Gibuti, Nigeria e Sigonella, in Sicilia. Fino dal 2011, l’Air Force gestiva anche una base in Etiopia, a 400km da Addis Abeba, in missioni di ricognizione ed attacco: è stata dismessa lo scorso gennaio. La CIA gestisce due basi per operazioni hunter killer in Arabia Saudita e nell’Oman. Il Pentagono schiera droni tattici in Uganda e Burundi.

Il rischieramento Reaper nelle Seychelles effettua missioni di ricognizione ed attacco in Yemen, Pakistan, Somalia, Iraq, Libia, Siria ed in tutti i focolai nell’area africana e medio orientale. Le operazioni della CIA non rispondono alla catena di comando ed alle restrizioni imposte dal Pentagono.

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