La nuova data X: "Mosca vuole il controllo totale"

Il sospetto dell'Ucraina: Mosca sta provando a stabilire il pieno controllo sulla regione di Lugansk entro il 12 giugno, data della celebrazione della Giornata della Russia

La nuova data X: "Mosca vuole il controllo totale"

Dopo il Giorno della Vittoria fissato per il 9 maggio, in cui i russi festeggiano la vittoria sui nazisti nella Seconda Guerra Mondiale, ora spunta una nuova data dal valore molto importante per la Russia. A maggio l'esercito russo avrebbe voluto ottenere qualche trionfo sul campo di battaglia per poterlo sbandierare come successo di rilievo, ma così non è stato. Ora ci riprova con un nuovo orizzonte temporale e con un obiettivo di guerra ben definito.

La nuova data X

La sensazione è che le truppe russe si stiano preparando per aumentare l'offensiva in una zona precisa, così da poter portare a casa un traguardo nell'ambito del conflitto militare contro Kiev. Sergiy Gaidai, capo dell'Amministrazione militare regionale, ha fatto sapere che l'esercito russo starebbe cercando di stabilire il pieno controllo sulla regione di Lugansk entro il 12 giugno.

Si tratta di un appuntamento di un certo valore, visto che rappresenta la data della celebrazione della Giornata della Russia. Venne istituita per commerare la proclamazione della sovranità della Russia. Dunque non è da escludere che per quella occasione gli uomini di Mosca possano puntare a prendere in mano la regione di Lugansk in maniera totale.

L'avanzata russa

Nel frattempo le cose non si mettono affatto bene a Severodonetsk e negli insediamenti di Hirske e Popasna, dove si registrano continui combattimenti: al momento la città dell'Ucraina orientale sta resistendo, ma da Kiev fanno sapere che i russi "stanno distruggendo tutto" nel loro intento di "raggiungere questo obiettivo".

Un'altra realtà denunciata dall'Ucraina è che le forze russe stanno sparando intensamente sulla vicina Lysychansk, ricorrendo ad armi di grosso calibro che risultano essere in grado di penetrare il cemento. Per questo motivo viene sottolineato che gli abitanti di Lysychansk sono in grave pericolo, anche se al momento si trovano nei rifugi.

Nella mattinata di ieri il capo dell'amministrazione militare regionale ha dato conto di ulteriori bombardamenti ai danni della regione di Lugansk che mettono nel mirino quelli che vengono reputati punti deboli nella difesa di Severodonetsk. Il che ha provocato numerosi distruzioni. Sergiy Gaidai ha parlato di almeno quattro civili tra le vittime delle ultime ore. L'accusa rivolta alle truppe di Mosca è di sparare "a quartieri pacifici e strutture industriali" nella regione di Lugansk.

L'assalto con forza nei confronti della zona industriale, allo stato attuale, rende impossibile evacuare la popolazione.

Perciò è stato chiesto il supporto attraverso armi a lungo raggio occidentali, grazie a cui Kiev potrebbe "ripulire" dalle truppe russe Severodonetsk "in due o tre giorni". Il vice capo dell'intelligence militare ucraina ha lanciato l'allarme: Kiev sta per esaurire le proprie munizioni. "Tutto ora dipende da ciò che l'Occidente ci dà", è il monito per chiedere ulteriore supporto militare.

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