Mosca riprende i raid: sirene a Kiev. Ma Londra avverte: "Stanno esaurendo le munizioni"

Sir Jeremy Fleming, capo d'una delle agenzie d'intelligence britanniche, sostiene che Mosca starebbe esaurendo le sue scorte di munizioni. Nella notte si segnalano raid russi su Zaporizhizhia

Mosca riprende i raid: sirene a Kiev. Ma Londra avverte: "Stanno esaurendo le munizioni"

Nella notte i missili russi hanno continuato a colpire l'Ucraina. E in mattinata le sirene antiaeree sono tornate a risuonare a Kiev e nel resto del Paese. Secondo il portale ucraino di notizie Strana il Servizio di emergenza del Paese ha diramato messaggi in cui si legge che esplosioni sono altamente probabili durante il giorno, sottolineando che i cittadini sono invitati a rimanere nei rifugi e non ignorare gli allarme aerei. Intanto sono state registrate esplosioni nella città ucraina di Leopoli, dove si segnalano interruzioni di corrente elettrica in una città situata a poche decine di chilometri dalla Polonia, Paese mebro della Nato. Il governatore regionale, Maxim Kozitsky, è stato chiaro: "Sono stati registrati attacchi contro le infrastrutture energetiche nella regione di Leopoli", ha scritto su Telegram, invitando i residenti "a rimanere nei rifugi" di fronte alla "minaccia di ulteriori attacchi". Gli ultimi raid, a Zaporizhzhia, nel sud del Paese, hanno invece causato un morto e danneggiato varie strutture. Nel frattempo, dal Regno Unito, arriva una doppia indiscrezione di fuoco: Mosca starebbe esaurendo le sue scorte di munizioni mentre il processo decisionale del presidente russo, Vladimir Putin, si sarebbe rivelato "imperfetto".

I raid di Mosca

Fonti ucraine parlano di una quindicina di esplosioni avvenute a Zaporizhizhia. Il viceministro degli Esteri di Kiev, Emine Dzhepar, ha spiegato su Twitter che la Russia ha lanciato 15 razzi verso la regione. "Questa notte i terroristi russi hanno colpito ancora una volta con missili infrastrutture a Zaporizhzhia. Si sono registrate almeno 15 esplosioni. Gli obiettivi sono stati un istituto d'istruzione, una struttura sanitaria ed edifici residenziali", ha scritto Dzheppar.

Il Servizio di emergenza statale ucraino ha parlato di 12 missili. In ogni caso, secodo il capo dell'amministrazione militare dell'Oblast, Oleksandr Staroukh, sono rimasti danneggiati un istituto scolastico, un centro medico e alcuni edifici residenziali. L'unica vittima sarebbe rimasta uccisa in un concessionario di auto.

"Gli obiettivi dei raid sono stati raggiunti, sono state colpite tutte le strutture designate", ha fatto sapere il Ministero della Difesa russo, dopo i nuovi attacchi missilistici condotti contro una serie di infrastrutture in Ucraina. "Oggi le Forze armate russe hanno continuato a effettuare massicci bombardamenti con armi di precisione sparate dall'aria e dal mare contro le strutture di comando e controllo militare e il sistema energetico dell'Ucraina", ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov.

Mosca a corto di munizioni?

Lontano dai campi di battaglia, intanto, da Londra sir Jeremy Fleming, capo d'una delle agenzie d'intelligence britanniche (la Gchq), sostiene che la Russia sia quasi a secco di munizioni. E questo nonostante gli ultimi raid effettuati. Fleming, che interverrà nelle prossime ore alla conferenza annuale sulla sicurezza del Royal United Services Institute, secondo un'anticipazione del suo discorso pubblicata dalla Bbc ritiene che i costi della guerra in Ucraina per Mosca - sia in termini di persone che di attrezzature - siano "sconcertanti", dato che le prime conquiste sono state annullate da Kiev, che sta ribaltando la situazione contro le "esauste" forze russe.

"Sappiamo, e lo sanno anche i comandanti russi sul campo, che i loro rifornimenti e le loro munizioni si stanno esaurendo", riporta il testo del suo discorso pubblicato sul sito dell'emittente britannica. Riferendosi poi a Putin, il capo dell'intelligence sottolinea che, "con poche sfide interne efficaci,il suo processo decisionale si è rivelato imperfetto. È una strategia con un'alta posta in gioco che sta portando a errori strategici di valutazione".

Fleming sostiene inoltre che il popolo russo sta iniziando a capire i problemi causati da quella "guerra di scelta" di Putin: "Stanno vedendo quanto Putin abbia sbagliato a valutare la situazione",

prosegue sottolineando che "stanno fuggendo dalla leva, si stanno rendendo conto di non poter più viaggiare. Sanno che il loro accesso alle tecnologie moderne e alle influenze esterne sarà drasticamente limitato".

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