Polemica sugli aerei Atr per l'Iran. Gli Stati Uniti: "Violano le sanzioni"

La Meraj sarebbe "implicata in traffici d'armi". Ma gli italiano smentiscono accordi. E anche gli Usa cercano di piazzare i loro aerei

Il Presidente dell'Iran Hassan Rouhani in visita al Colosseo
Il Presidente dell'Iran Hassan Rouhani in visita al Colosseo

Contratti milionari tra le imprese italiane e quelle iraniane. Era questo l'obiettivo, neppure troppo nascosto, della visita a Roma del presidente iraniano Hassan Rouhani e del codazzo di rappresentanti delle società persiane. Un'occasione per stringere di nuovo i rapporti con Roma e ottenerne, per entrambe le parti, vantaggi economici importanti.

Ma è in particolare uno dei contratti in ballo, quello per cui la Atr fornirebbe 20 aerei alla Meraj Airlines, a far parlare di sè. In America per lo più, con l'amministrazione Obama piuttosto certa che così l'Italia violerebbe le sanzioni che ancora sono in vigore a Washington, perché gli aerei - risultato di una joint venture tra Finmeccanica e Airbus - andrebbero a una società su cui l'America nel 2014 espresse le sue riserve, inserendola nell'elenco di quelle sanzionate per sostegno di attività terroristiche.

La Meraj sarebbe implicata in traffici di armi, destinati "da Teheran al regime siriano, almeno dal 2013", a quello che due anni fa dicevano gli Stati Uniti. La commessa per l'Atr sarebbe dunque una diretta violazione di regole ancora in vigore, nonostante gli accordi sul nucleare. È la società stessa, tuttavia, a smentire la firma di un accordo, sostenendo invece che le trattative in corso "riguardano solo linee aeree non sanzionate nel contesto della parziale eliminazione delle sanzioni".

Gli Stati Uniti, dopo avere ottenuto uno storico accordo sulla questione nucleare, vorrebbero ora un'Iran

più remissivo su altri tavoli, e possibilmente più distante dal regime di Damasco, che invece a Teheran è apertamente sostenuto. Intanto Obama, per non perder tempo, ha autorizzato la vendita di jet della Boeing all'Iran.

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