Quale futuro per la Russia dopo lo zar? Siamo sicuri che sarà un futuro roseo come tutti auspichiamo? Dopo la fatidica data del 9 maggio, stando alle fonti del quotidiano inglese Daily Mail, Vladimir Putin dovrebbe essere operato per un cancro all'addome. A quel punto, che si tratti di pochi giorni o di un periodo più lungo, la guida del Paese ma soprattutto del conflitto in Ucraina potrebbe essere assunta da un fedelissimo dello Zar, qualcuno di cui si fida ciecamente e che negli anni è stato ben "addestrato". Il nome c'è già: si tratta del generale russo Nikolai Patrushev che potrebbe rivelarsi peggio del presidente russo.
Il fedelissimo dello Zar
A fare un quadro politico e umano dell'uomo Patrushev è l'analista Stefano Piazza, anche esperto di sicurezza e terrorismo. "Patrushev è l'uomo che reclutò Putin nel Kgb. È un altro che tratta con la pistola sul tavolo. Condivide la visione del mondo propria di Putin, è diventato ricco grazie a lui e gli obbedisce. In sostanza, è come Putin. Non saremmo di fronte a un santo, questo dev'essere chiaro, ma a un ex capo dei servizi segreti russi", afferma senza mezzi termi a ItaliaOggi. Attualmente ricopre il ruolo di consigliere di sicurezza della Federazione Russa, è stato un capo dell'Fsb russo è pericoloso tanto quanto, se non di più, dello Zar perché non ha esperienza internazionale in un ruolo delicato come quello attuale. "Putin, essendo da anni sulla scena internazionale, ha adottato molte cautele che Patrushev potrebbe ritenere superflue. Per intenderci, è stato lui a persuadere Putin che l'Ucraina era da denazificare. Non facciamoci nessuna illusione", aggiunge Piazza, specificando che tra i due Patrushev "è anche peggio".
Il falco del Cremlino
Come abbiamo scritto sul Giornale.it, il 70enne Patrushev è così influente che parla direttamente con il presidente, senza intermediari, fornendo la sua visione sulle questioni belliche ma anche quelle interne all Russia. Nel 2017, il quotidiano Politico diede a Patrushev l'appellativo di "falco del Cremlino", uomo conosciuto per il suo "nazionalismo focoso, visione del mondo cospirativa e vasta esperienza di spionaggio". È chiaro se davvero lo Zar sarà operato a breve e non potrà gestire tutte le questioni, chi prenderà temporaneamente il suo posto dovrà essere una sorta di alter ego, una copia, un fratello gemello. "Avranno probabilmente concordato e firmato l'iter con il quale Patrushev è nominato reggente per un certo numero di giorni", spiega l'analista.
Il futuro della Russia
Dal Cremlino, logicamente, non trapela nulla né sull'ipotetica operazione di Putin né tantomeno per il suo ipotetico successore nei giorni di degenza. Stefano Piazza insinua un dubbio: ma anche gli altri membri del Cremlino, i vertici, sarebbe d'accordo e a conoscenza di questa staffetta? "Non lo sappiamo". In ogni caso, anche qualora non fosse Patrushev, è sottinteso che qualsiasi altra persona sarebbe comunque scelta da Putin. Se un cambio radicale e definitivo al vertice è un'ipotesi da escludere, se l'assenza dello Zar durasse più del previsto cambierebbero le carte in tavola.
"Ma ripeto: il successore di Putin non sarebbe in ogni caso l'uomo pronto a fare della Russia il paese che noi vorremmo" perché se il successore fosse il generale Patrushev "non si tratta dell'uomo sul cavallo bianco. Ma stiamo attenti, perché in questa guerra il vero e il falso si mescolano di continuo. Serve prudenza", conclude l'analista.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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