"Distruggeteli". È questo insieme a "Raqqa delenda est" e "Fateli a pezzi", uno dei messaggi più frequenti sui social network, che si scatenano dopo i raid francesi su Raqqa, la capitale dello Stato islamico in Siria.
I bombardamenti hanno coinvolto dieci caccia. Il ministero della Difesa francese ha indicato tra gli obiettivi colpiti nei raid un centro di comando, una struttura di reclutamento di jihadisti, depositi di munizioni e un campo di addestramento. A dare queste informazioni è l'emittente France 24.
I cacciabombardieri sono decollati simultaneamente dalla Giordania e dagli Emirati Arabi Uniti. Sono state sganciate in tutto 20 bombe. La missione è stata portata a termine questa sera, in coordinamento con le forze Usa.
La notizia arriva dopo che oggi il viceconsigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Ben Rhodes, in un'intervista all'emittente Nbc, a margine del vertice del G20 in Turchia, ha dichiarato che gli Stati Uniti lavoreranno con la Francia per intensificare gli attacchi aerei contro lo Stato islamico in Iraq e in Siria.
Su internet però, ci sono anche molti utenti che si interrogano, preoccupati, sulla sorte delle migliaia di civili. E alcuni attivisti anti-Isis 608px; line-height: 22.4671px;">scrivono dalla città: "Alla fine ci andiamo comunque e sempre di mezzo noi", specificando comunque che "non risultano, al momento, feriti o morti tra i civili ", come riportano fonti mediche.
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