La regina Elisabetta annulla il pranzo di Natale

La regina Elisabetta, seppur con riluttanza, ha dovuto piegarsi alle restrizioni causate dalla nuova ondata di coronavirus, cancellando il pranzo di Natale in famiglia

La regina Elisabetta annulla il pranzo di Natale

Al Castello di Windsor era tutto pronto per accogliere, il prossimo 21 dicembre, 50 tra i parenti della regina Elisabetta. Li attendeva un sontuoso pranzo in famiglia, come da tradizione. Tuttavia la nuova ondata pandemica, che ha già messo in ginocchio il Regno Unito e le successive restrizioni per arginarla hanno spinto Sua Maestà a fare un passo indietro, annullando il ricevimento.

“La cosa più giusta da fare”

Il coronavirus si è di nuovo fatto beffe di una delle tradizioni più sentite dalla sovrana e dalla sua famiglia: il pranzo di Natale, quest’anno in programma per il 21 dicembre. Sua Maestà ha dovuto accettare che non si svolgesse a Buckingham Palace, come d’abitudine, bensì al Castello di Windsor, dove vive dal marzo 2020 secondo rigide regole studiate per proteggerla dal contagio. Ora Elisabetta II deve mandar giù un altro boccone amaro. Il pranzo, rivela il Telegraph, non s’ha da fare. Impossibile accogliere 50 tra figli, nipoti e cugini rispettando le norme di distanziamento sociale.

Eppure una fonte aveva spiegato al Sun: “Sarà molto facile mantenere le distanze”, viste le dimensioni del Castello di Windsor. Invece lo staff della regina Elisabetta deve aver giudicato il pranzo un rischio troppo grande da correre, soprattutto con la variante Omicron nei paraggi. Un insider ha dichiarato che si tratta di una misura “precauzionale”, dovuta all’aumento del numero dei contagi nel Paese, arrivato a 78.610 lo scorso 15 dicembre. Sempre attraverso il Sun, però, un altro insider aveva precedentemente avvertito: “Tutti devono agire in maniera responsabile, le cose possono cambiare in poco tempo…”, lasciando la porta aperta a una possibile cancellazione dell’ultimo minuto, poi effettivamente avvenuta.

Sembra che Sua Maestà abbia tentato di resistere sulle sue posizioni fino all’ultimo. Per lei è il primo Natale senza il principe Filippo e il conforto dei famigliari avrebbe potuto aiutarla ad alleviare il dolore e la nostalgia. A nulla, però, sarebbe servito mostrarsi irremovibili di fronte ai consigli. Seppur con rammarico la Regina ha dovuto accettare questa nuova restrizione. Come sta accadendo, purtroppo, in tutto il mondo. Sembra che Elisabetta II, turbata dalla contagiosità della variante Omicron e riflettendo sui pericoli di un pranzo con così tanti invitati, abbia detto: “È la cosa giusta da fare”.

Natale a Sandringham?

Il programma natalizio studiato dalla monarca prevedeva il pranzo con i 50 invitati e, il giorno seguente, il trasferimento a Sandringham per trascorrere il periodo delle festività. Un’altra abitudine, questa, a cui la Regina tiene moltissimo. Di solito, infatti, Elisabetta II si trattiene nella residenza del Norfolk fino al 6 febbraio, data della morte di suo padre, che spirò proprio lì nel 1952. Quest’anno Sua Maestà dovrebbe raggiungere Sandringham a bordo di un elicottero privato e non sul treno che da Londra arriva a King’s Lynn.

Questo cambiamento si è reso necessario per evitare che la sovrana si affatichi troppo dopo i problemi di salute che l’hanno costretta a un ricovero, lo scorso 20 ottobre e a un periodo di riposo. A parte questo, almeno per il momento, la tradizione del Natale a Sandringham rimane in piedi. La sovrana dovrebbe ricevere solo i parenti più stretti, dunque i figli con le rispettive famiglie e i bisnipoti. La decisione di annullare il pranzo al Castello di Windsor è stata più che opportuna ed eviterà alla royal family nuove polemiche, soprattutto in questo frangente tanto delicato per il Regno Unito.

Ricordiamo, per esempio, che il premier Boris Johnson è accusato di aver organizzato dei party a Downing Street lo scorso anno, in piena crisi a

causa della pandemia. La regina Elisabetta ha scelto di dare il buon esempio, di comportarsi, come sempre, con senso di responsabilità e del dovere, mettendo da parte la volontà e i desideri personali, alla stregua di tutti noi.

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