"Si difenderà come privato cittadino": la Regina toglie i titoli al figlio dopo lo scandalo sessuale

Buckingham Palace ha annunciato con un comunicato ufficiale la decisione della Regina. Lo scandalo Epstein esplode a Palazzo

"Si difenderà come privato cittadino": la Regina toglie i titoli al figlio dopo lo scandalo sessuale

Il principe Andrea sprofonda sempre più in basso. Non è riuscito a evitare il processo per violenza sessuale, dopo la denuncia di Virginia Roberts Giuffre e ora deve affrontare anche il disonore: la regina Elisabetta ha revocato tutti i suoi titoli militari e i patronati.

Pubblica vergogna

Alle 18:07 (ora italiana) del 13 gennaio 2022 Buckingham Palace ha emesso uno scarno comunicato con cui ha annunciato ciò che in molti si aspettavano: “Con l’approvazione e il consenso della Regina le affiliazioni militari e i patronati reali del duca di York sono stati restituiti alla Regina. Il duca di York continuerà a non prendere parte ad alcun impegno pubblico e si difenderà da privato cittadino”. In poche parole la royal family ha abbandonato il principe Andrea o, almeno, questa è l’impressione. La nota ufficiale dallo stile asciutto e severo è la prima conseguenza disastrosa del processo che il duca dovrà affrontare. Sembra di capire che Sua Maestà stia allontanando il figlio in modo da non pregiudicare le sorti della Corona, soprattutto in vista del Giubileo di Platino.

I Windsor non perdonano ad Andrea l’amicizia pericolosa con Epstein. Il duca dovrà difendersi “da privato cittadino” e questo fa pensare che la sovrana abbia voluto metterlo di fronte alle responsabilità a cui è sfuggito per mesi. In un colpo solo il principe perde quasi tutto. Un insider avrebbe fatto sapere che il duca di York non potrà nemmeno più usare il trattamento di “altezza reale” in nessun “incarico ufficiale” e che tutte le sue attività e i ruoli pubblici verranno ridistribuiti tra i membri della royal family. Una vera e propria damnatio memoriae moderna. Anche in caso di assoluzione, stando a quanto trapela dai giornali, il principe Andrea non potrà mai più recuperare la sua carriera a servizio della Regina, a cui aveva dovuto rinunciare nel 2019, ritirandosi a vita privata. Il duca è già condannato a un futuro nell’ombra.

Il processo

Il 12 gennaio 2022 è arrivata la notizia che il principe Andrea temeva: il giudice ha stabilito che Andrea di York dovrà difendersi, in un’aula di tribunale, dalle accuse di Virginia Roberts Giuffre. La causa civile per abusi sessuali va avanti e a nulla sono servite le strategie dei legali del principe. Poco importa che la Giuffre abbia stipulato un accordo con Epstein, nel 2009, con cui si impegnava a non denunciare né lui né i suoi complici. Altrettanto poco interessa che l’accusatrice abbia passato buona parte degli ultimi 19 anni in Australia. Neppure la richiesta di archiviazione fatta dagli avvocati del duca e i tentativi un po’ maldestri (la presunta incapacità di sudare) di Andrea di respingere le colpe che gli sono imputate hanno fatto cambiare idea al giudice Lewis Kaplan. Servono prove e il duca dovrà esibirle in tribunale.

Nemmeno le rivelazioni di Carolyn Andriano, all’epoca dei fatti amica del cuore della Giuffre, hanno cambiato le sorti della causa. La donna ha dichiarato che la Giuffre le avrebbe confidato di “essere stata a letto” con il principe a Londra, ma “non mi sembrava sconvolta, anzi lo disse come se fosse abbastanza cool”. Il principe Andrea avrà molto da chiarire in tribunale. Secondo l’opinione degli esperti l’eventuale risarcimento per Virginia Giuffre potrebbe arrivare a toccare i tre milioni di euro. Denaro che, a quanto pare, il duca dovrà sborsare senza l’aiuto della Regina. Per questo avrebbe messo in vendita il suo chalet di Verbier. Chissà se il principe Andrea dovrà rinunciare anche al titolo nobiliare.

In quel caso dovrà intervenire il Parlamento. Tuttavia se il duca risultasse colpevole, o se la marea di fango sui Windsor si rivelasse troppo alta da domare, non è escluso che il governo corra in aiuto della royal family.

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