"Negò la strage dei bambini": E Alex Jones viene condannato a pagare un miliardo alle famiglie

Il cospirazionista statunitense Alex Jones dovrà pagare 965 milioni di dollari alle famiglie delle vittime per aver negato la strage di Sandy Hook. La cifra sarà divisa tra 15 querelanti

"Negò la strage dei bambini": E Alex Jones viene condannato a pagare un miliardo alle famiglie

Un somma di denaro quantificata in 965 milioni di dollari. È questa l'entità del risarcimento che Alex Jones, noto cospirazionista ed esponente dell'estrema destra statunitense, dovrà recapitare alle famiglie di otto vittime del massacro avvenuto il 14 dicembre 2012 alla Scuola elementare Sandy Hook di Newtown, a seguito del quale persero la vita 27 persone. La decisione è arrivata in seguito alla condanna stabilita da una giuria del Connecticut.

La condanna e il maxi risarcimento

La sentenza che ha condannato Jones a pagare la cifra monstre segue una serie di altri provvedimenti annunciati nelle ultime settimane nel quadro della battaglia legale iniziata dalle famiglie di alcune delle vittime contro lo stesso Jones. Il conduttore radiofonico, dopo l'avvenuto massacro di Newtown, aveva più volte affermato di credere che la vicenda fosse in realtà una "bufala" organizzata da "attori, per una campagna tesa a promuovere un maggiore controllo sulle armi".

Un tribunale del Connecticut ha quindi condannato Jones nel corso di un processo nel quale l'uomo era accusato di diffamazione. Ricordiamo che il processo era iniziato a settembre, in seguito alle molteplici denunce presentate da 14 parenti delle vittime e da un agente dell'FBI intervenuto sulla scena del crimine. Lo scorso 12 ottobre la decisione del tribunale è stata confermata.

Il risultato è che Jones dovrà adesso sborsare quasi un miliardo di dollari alle suddette famiglie. Il New York Times ha scritto che l'esito del processo è un colpo devastante sferrato contro l'impero del fondatore del sito Infowars. Che adesso potrebbe addirittura rischiare la rovina finanziaria.

Chris Mattei, legale delle vittime, ha definito il verdetto storico. "Faremo rispettare questo verdetto per tutto il tempo necessario perché è ciò che richiede la giustizia", ha dichiarato. "Ci saranno più Alex Jones in questo mondo, ma quello che hanno imparato qui oggi è che saranno assolutamente ritenuti responsabili", ha aggiunto Erica Lafferty, la cui madre era la preside di Sandy Hook.

La risposta

Eppure, almeno a giudicare dalle reazioni a caldo di Jones, il noto conduttore sembra essere tranquillo. "Queste persone pensano davvero di prendere dei soldi?", ha commentato l'uomo nel corso del suo show trasmesso in concomitanza con l'udienza. Jones, che non era fisicamente presente in tribunale, ha definito la sentenza contro di lui uno "scherzo" e cercato di convincere il suo pubblico a inviargli denaro. "Perchè non trilioni a questo punto! Questo è un incubo, anche perchè io i soldi non ce l'ho!", ha aggiunto.

Nel frattempo Alex Jones ha dichiarato in bancarotta la sua società madre, Free Speech Systems, una mossa che le famiglie delle vittime di Sandy Hook hanno contestato in tribunale, affermando che si tratterebbe di uno sforzo per evitare di pagare danni. Il giudice Christopher M. Lopez, del tribunale fallimentare e distrettuale degli Stati Uniti nel distretto meridionale del Texas, ha ordinato un'ulteriore supervisione indipendente dell'azienda del signor Jones, citando una "mancanza di trasparenza".

Il verdetto della giuria sui danni nel caso del Connecticut di Alex Jones lascia l'ultimo dei tre casi di diffamazione di Sandy Hook in attesa di processo. Il terzo caso riguarda Lenny Pozner e Veronique De La Rosa, il cui figlio Noah è stato ucciso nella citata Sandy Hook. Questo processo è provvisoriamente programmato per la fine dell'anno, ma la data non è ancora stata fissata.

In un altro processo, svoltosi nei mesi scorsi in Texas, il conduttore era stato condannato a pagare 45 milioni di dollari di danni punitivi e 4,1 milioni di dollari di risarcimento alla famiglia di uno dei bambini rimasti uccisi nella strage.

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