Il pericolo, per gli altri candidati del Partito Repubblicano americano, si chiama Donald Trump. Un pericolo ben descritto dai numeri dei sondaggi, che ha spinto chi con lui si contende un posto da sfidante dei Democratici nelle prossime elezioni ad andare all'attacco a testa bassa durante l'ultimo dibattito.
Ieri, a Houston, Marco Rubio e Ted Cruz si sono avventati sul miliardario, criticando a tutto campo, a partire da quella sua fortuna che dicono nata soltanto grazie a un'eredità, perché se non gli "avessero regalato 200 milioni di dollari", ora venderebbe "orologi per strada a Manhattan". Ma pure sui quattro fallimenti della sue società, che gli sono stati rinfacciati da Marco Rubio, nel tentativo di scalfire l'immagine da business di successo su cui Trump ha costruito parte della sua credibilità politica.
Nel mirino di Rubio anche uno dei temi più cari a Trump, quello dell'immigrazione.
"Mia madre faceva la cameriera in albergo - gli ha rinfacciato -, perché non prendi americani come lei per lavorare? Perché non fai in America i prodotti che vendi?". Il miliardario vorrebbe un muro al confine con il Messico e norme molto severe per chi entra negli Stati Uniti illegalmente. Quelle stesse persone - dicono i suoi avversari - che poi lui assume a poco prezzo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.