Man Haron Monis, il sequestratore di Sidney, era ricercato da Teheran

Secondo la polizia iraniana aveva commesso una truffa. L'Australia aveva negato l'estradizione

Man Haron Monis, il sequestratore di Sidney, era ricercato da Teheran

Assente in Iran dagli anni Novanta, quando lasciò il Paese per fuggire in Malesia, Man Haron Monis era ricercato in patria per frode, reato per cui Teheran aveva chiesto quattordici anni fa all'Australia l'estradizione, che però non fu mai concessa.

Il responsabile del sequestro di Sidney, morto in un blitz della polizia che ha causato anche il decesso di due delle persone prese in ostaggio, era conosciuto come "Manteqi", ha spiegato il generale Ismail Ahmadi Moghaddam, capo della polizia iraniana.

Nel 1996, ha rivelato, era il proprietario di un'agenzia di viaggio. Sotto falso nome lasciò il Paese, accusato di frode, e dalla Malesia raggiunse l'Australia, dove chiese lo status di rifugiato politico. L'estradizione chiesta da Teheran non fu mai concessa. Tra i due Stati, ha ricordato Moghaddam, non esistono accordi in questo senso.

Monis, che non aveva legami con i movimenti radicali internazionali, aveva una lunga storia giudiziaria anche prima del gesto che ha portato alla sua morte. Era stato accusato di violenza sessuale in più di quaranta casi. Nel 2009 era stato condannato per una serie di lettere di offese inviate alle famiglie dei soldati australiani caduti.

Ancora, nel 2013, era stato accusato per l'omicidio della moglie, ritenuto a conoscenza di quanto sarebbe accaduto. Il suo avvocato - scrive la Bbc - sostiene avesse negato con forza le accuse.

538em;">Il 50enne iraniano, era stato inserito nell'elenco dei sorvegliati speciali della sicurezza australiana nel 2008 e nel 2009. Il suo nome era poi stato cancellato, per ragioni che al momento non sono chiare. Aveva ottenuto asilo e poi la cittadinanza. Entro gennaio dovrebbero essere resi noti i dettagli di un'indagine in corso.

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