Si è dichiarato colpevole il primo soldato russo a processo per crimini di guerra

Il sergente Vadim Shishimarin si è dichiarato colpevole di crimini di guerra e omicidio premeditato: ora rischia l'ergastolo

Si è dichiarato colpevole il primo soldato russo a processo per crimini di guerra

Si è aperto a Kiev il primo processo per i crimini di guerra computi dal momento dell'invasione russa in Ucraina. Al momento l'unico imputato è il sergente Vadim Shishimarin, 21 anni, accusato di aver ucciso un civile disarmato a sangue freddo. Il processo è in corso presso il tribunale distrettuale di Solomyansky di Kiev. Su Vadim Shishimarin pesano le accuse di crimini di guerra e omicidio premeditato, che potrebbero essere puniti con la massima pena prevista in questi casi, l'ergastolo. La Bbc riporta che nel corso della prima udienza il soldato si è dichiarato colpevole di quanto a lui attribuito.

Alla domanda in aula se fosse colpevole delle accuse, inclusi crimini di guerra e omicidio premeditato, il sergente ha risposto "". Originario di Irkutsk, in Siberia, il giovane sergente "capisce di cosa è accusato", ha dichiarato all'Afp il suo avvocato Viktor Ovsiannikov prima dell'inizio del processo, senza rivelare il caso per la difesa. Stando a quanto riferiscono le autorità ucraine, Vadim Shishimarin si sarebbe messo immediatamente a disposizione degli investigatori, ammettendo fin da subito i fatti avvenuti appena quattro giorni dopo l'inizio dell'invasione russa.

In base alle indagini condotte in Ucraina e riferite dai pubblici ministeri che si stanno occupando di questo caso particolare, Vadim Shishimarin risulta essere stato al comando di un'unità in una divisione di carri armati, quando il suo convoglio è stato attaccato. A quel punto, lui e altri 4 soldati hanno rubato un'auto e, mentre stavano viaggiando vicino al villaggio di Shupakhivka nella regione di Sumy, hanno incontrato un uomo di 62 anni in bicicletta. "Uno dei soldati ha ordinato all'imputato di uccidere il civile in modo che non lo denunciasse", ha detto l'ufficio del pubblico ministero.

Senza pensarci troppo, Vadim Shishimarin ha

imbracciato il fucile d'assalto Ak-74 e, attraverso il finestrino dell'auto, ha sparato al 62enne. "L'uomo è morto sul colpo, a poche decine di metri da casa sua", hanno detto i pubblici ministeri.

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