E’ iniziata l’offensiva missilistica russa in Siria su obiettivi Isis ed al-Nusra identificati nelle province di Idlib e Homs. E’ quanto comunica lo Stato Maggiore russo.
La fregata lanciamissili capofila della classe Admiral Grigorovich è stata la prima unità ad entrare in battaglia, seguita dai caccia decollati dalla Admiral Kuznetsov. Nella prima ondata, secondo il Ministero della Difesa, i missili da crociera Kalibr hanno distrutto impianti chimici, depositi di munizioni e diversi campi di addestramento.
Tutte le unità lanciamissili di superficie sono schierate nel Mediterraneo orientale. Con un’autonomia di circa 2.000 km, il missile da crociera 3M-54 Kalibr può essere imbarcato sui sottomarini e sulle unità da battaglia di piccole dimensioni.
La Kuznetsov entra nella storia
Per la prima volta nella storia della Marina russa, una portaerei è entrata in battaglia. Il gruppo di volo battaglia della Kuznetsov è in supporto alla forza aerea di stanza nella base siriana di Hmeimim. Sono quindici i velivoli ad ala fissa imbarcati, tra Su-33 e MiG-29K/KUB, e dieci gli elicotteri Ka-52K, Ka-27 e Ka-31 sulla portaerei russa Admiral Kuznetsov. Il Su-33, concepito per la superiorità aerea essendo stato sviluppato da Su-27, ha limitate capacità aria-terra. Quelli giunti in Siria, però, sono stati equipaggiati con un nuovo sistema di puntamento SVP-24 prodotto dalla società russa Gefest and T: conferisce una maggiore precisione nella fase di rilascio degli ordigni convenzionali. Il multiruolo MiG-29K/KUB imbarcato, avrà il compito effettuare raid contro le postazioni dei terroristi, utilizzando equipaggiamento a caduta libera ed a guida laser. Allo stesso tempo, i caccia potranno essere equipaggiati anche con missili aria-aria, compreso il medio raggio R-77 (AA-12 Adder). Progettato alla fine degli anni 1970 per contrastare gli F-15/F-16 degli Stati Uniti, è entrato in servizio negli anni ’80.
Poche ore fa, un MIG-29K della Marina russa si è schiantato nel Mediterraneo, mentre era in avvicinamento per l'atterraggio sul ponte della portaerei Admiral Kuznetsov. Incolume il pilota che è riuscito ad eiettarsi.
La Kuznetsov è scortata dall’incrociatore lanciamissili pesante a propulsione nucleare Pyotr Veliky, ammiraglia della Flotta del Nord e dalle cacciatorpediniere classe Udaloy I, Severomorsk e Vice-Admiral Kulakov. È la prima missione operativa anche per il Pyotr Veliky. Al gruppo da battaglia della Kuznetsov si sono unite anche due unità classe Buyan-M, la Serpukhov e la Zelyony Dol, che hanno attraversato il Bosforo il 5 ottobre scorso. La Serpukhov e la Zelyony Dol hanno già lanciato missili Kalibr contro obiettivi di Jabhat Fatah Al-Sham (ex al-Nusra), identificati nell’area di Dar-Taaza e nella provincia di Aleppo, in Siria. Nel Mediterraneo orientale i russi hanno in attività come unità combattenti anche la fregata missilistica classe Krivak II, Pytlivyj e la dragamine Ivan Golubets.
Le unità in preallarme
Entro poche ore anche i due sottomarini d’attacco a propulsione nucleare classe Akula, equipaggiati con missili da crociera Kalibr, prenderanno parte alle operazioni, così come il terzo
sottomarino a propulsione diesel elettrica appartenente alla classe Kilo. Sono operativi tra Cipro e la costa siriana. I bombardieri strategici Tu-95 e Tu-160, in preallarme da venerdì scorso, entreranno in attività entro 24 ore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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