"La Siria senza Assad? Farebbe la fine dell'Italia dopo il 25 aprile"

L'hojatoleslam Mostafa Milani Amin: "Se gli Usa e i loro alleati arabi ed occidentali fossero riusciti a rovesciare la Repubblica Araba Siriana, avremmo avuto un nuovo 25 aprile"

"La Siria senza Assad? Farebbe la fine dell'Italia dopo il 25 aprile"

“È andata bene alla Siria, stava per fare la stessa fine dell’Italia, stava per cadere nelle mani dei partigiani, ribelli, terroristi”. A mettere in relazione la Siria contemporanea con l’Italia del ‘45, proprio nel giorno della sua liberazione, è stato l’hojatoleslam Mostafa Milani Amin. Il chierico sciita, che ha vissuto a Milano fino all’età di 24 anni, per poi iniziare la carriera religiosa nel prestigioso seminario teologico di Qom, in Iran, dove si dedica alla traduzione del Corano in lingua italiana, ha accettato di chiarire il suo punto di vista con Il Giornale.it.

Cosa pensa del 25 aprile?
A mio parere, per il bene dell’Italia, bisognerebbe abolirla o almeno bisognerebbe astenersi dall’imporla come festa nazionale, perché ciò non fa che aumentare i rancori. È una festa per i vincitori, i partigiani e i loro simpatizzanti, e un lutto per coloro che hanno perso la guerra e i loro padri e avi. È come uccidere un padre di famiglia e invitarne i figli in lutto alla festa di celebrazione. Inoltre, ogni anno, le divisioni e le diatribe si fanno sempre più aspre e pericolose. Quest’anno abbiamo addirittura assistito a divisioni all’interno dello stesso Anpi: alcuni sotto la bandiera palestinese, altri sotto la stella a sei punte.

Ma cosa c’entra il 25 aprile con la crisi siriana?
Nell’ultima guerra mondiale sono rimaste uccise decine di milioni di persone innocenti, sono stati commessi crimini di guerra da tutte le parti coinvolte nel conflitto, ma, come accade di solito, i vincitori, con la loro propaganda, hanno presentato se stessi come eroi e i perdenti come mostri criminali di guerra. Ora, se gli Usa e i loro alleati arabi ed occidentali fossero riusciti a rovesciare la Repubblica Araba Siriana, avremmo avuto un nuovo 25 aprile, e avrebbero fatto di Bashar al-Assad un mostro dittatore, e forse, dopo alcuni decenni, ci avremmo creduto anche noi. Questo è il potere della propaganda, è il vile e disonesto trattamento che riservano gli Usa ai nemici da loro sconfitti.

Quali sono, a suo avviso, le similitudini tra il legittimo presidente siriano Assad e l’ex capo del Governo italiano Benito Mussolini?
Ambedue hanno combattuto contro gli Usa e i loro alleati europei, Mussolini direttamente e Assad indirettamente, opponendosi a quei feroci terroristi che in Occidente vengono chiamati “ribelli moderati”, e che in Italia vengono da molti paragonati proprio ai partigiani. Ricordo le gravissime affermazioni di una signora salafita italiana, che a proposito di coloro che combattono contro Assad, gruppi come Free Syrian Army e Al-Nusra, ha testualmente detto quanto segue: “Gli italiani che vanno a combattere contro Assad hanno la mia stima. Sono come i partigiani durante la Resistenza. Assad è un dittatore e quella contro di lui è una battaglia di libertà, la appoggio come appoggio quella di qualsiasi popolo oppresso contro un tiranno”. Perché la Polizia di Stato non utilizza lo stesso zelo con cui persegue qualche giovane italiano che, magari senza saperlo, commette reato di apologia del fascismo condividendo su Facebook immagini o discorsi di Mussolini, anche con coloro che fanno simili affermazioni? Così facendo si incitano molti giovani convertiti italiani ad arruolarsi in gruppi terroristici come Al-Nusra.

Cosa ha rischiato la Siria?
La Siria e i siriani rischiano tutt’ora di essere distrutti ed annientati, e già hanno subito gravissimi danni e innumerevoli perdite, ma questo non è solo un rischio che corrono la Siria e i siriani, è piuttosto una minaccia per tutto il mondo. Se non ci fosse stato il soccorso dell’Iran, della Russia e del Libano, forse oggi, a Damasco, al posto del laico Al-Assad ci sarebbe stato il wahabita Al-Baghdadi o uno simile o addirittura peggiore di lui, poiché abbiamo già le tristi esperienze della criminale idiozia statunitense che, attaccando l’Afghanistan ha contribuito a rinforzare i Talebani e Al-Qaeda, e con l’illegittima aggressione contro l’Iraq, ha contribuito alla creazione dell’Isis, e tutto ciò è avvenuto sotto gli occhi di un’umanità ipnotizzata dalla dannata propaganda dei regimi occidentali. Quindi è meglio non ripetere gli errori ed orrori del passato, è meglio per tutti.

E Assad, dopo le recenti tensioni con gli Usa, ce la farà a non fare la fine di Mussolini?
Non credo che farà mai la fine di Mussolini,

perché a differenza sua, può trarre monito dagli errori dei leader e dei dittatori del passato. Inoltre il presidente siriano può contare su saggi, fedeli e potentissimi alleati come la Russia e l’Iran. Putin non è Hitler…

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