Spunta un “premio di consolazione” per Obama

Mentre Donald Trump annuncia davanti al Congresso Usa quali saranno le sue mosse, l’ex presidente viene nominato destinatario del “John F Kennedy Profile in Courage Award”

Spunta un “premio di consolazione” per Obama

Per l’ex presidente Barack Obama è in arrivo un “premio di consolazione”. Così, se Trump sembra determinato a cancellare la sua eredità politica, per lo meno, a lui resterà una medaglia.

Infatti, mentre Donald Trump, con un discorso che persino la “nemica” stampa ha definito “sorprendentemente presidenziale”, annuncia davanti al Congresso Usa quali saranno le sue mosse, l’ex presidente viene nominato destinatario del “John F. Kennedy Profile in Courage Award”. Il premio – che consiste in una torcia d’argento realizzata da Tiffany & Co. – gli verrà consegnato il 7 maggio, a Boston, presso la John F. Kennedy Presidential Library and Museum che è sede dell’omonima fondazione.

La storia di questo riconoscimento risale al 1957, anno in cui il long-seller “Ritratti del coraggio”, pubblicato due anni prima dall’allora senatore John Fitzgerald Kennedy, si aggiudicò il Premio Pulitzer. Il libro, offrendo i ritratti di otto senatori americani che si sono distinti per integrità e coraggio, è una sorta di monito che si rivolge alla classe politica ed agli elettori ricordando loro di agire sempre nel bene supremo della democrazia, anche a costo di compiere scelte impopolari.

Da quel monito nasce, nel 1989, il premio che, quest’anno, verrà conferito dalla figlia di Kennedy e da suo figlio all’ex presidente Obama che, “di fronte ad un’inesorabile pressione politica, ha incarnato la definizione di coraggio che mio nonno cita nell’apertura del suo libro”, ha dichiarato il nipote di JFK facendo riferimento al concetto di “grace under pressure”, ovvero la capacità di mantenere la calma di fronte ad ogni difficoltà difficoltà, contrapponendolo “al rumore ed alla banalità della politica di oggi”. Obama, secondo la Fondazione di Boston, avrebbe così “innalzato lo standard di coraggio politico del nuovo secolo”.

Ma quello che balza all’occhio, al di là della “sviolinata” di rito, sono le motivazioni del riconoscimento che vanno dall’Obamacare, con cui il 44esimo presidente “ha ampliato l’accesso alle cure a milioni di persone”, agli “sforzi per combattere il riscaldamento

globale”, passando per “il ripristino delle relazioni diplomatiche con Cuba”. Tutti punti che, con buona pace di Obama e dei suoi coriacei estimatori, con l’arrivo della nuova Amministrazione, saranno definitivamente superati.

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