I San Franciso Giants festeggeranno quest'estate il decimo anniversario della loro vittoria alle World Series 2010 di baseball. Tuttavia, uno dei giocatori più importanti di quell'annata non potrà essere presente alle celebrazioni. Motivo? È un conservatore simpatizzante del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, nonché autore di tweet che non si adattano al politically correct imperante. Come riporta The National Interest, Aubrey Huff, ex base di Giants, è stato contattato e invitato a rimanere a casa per via dei tweet ritenuti dalla società californiana "offensivi" e "politicamente scorretti". "Tre settimane fa - ha confermato Huff in un tweet -ho ricevuto una telefonata dal Ceo dei San Francisco Giants, Larry Baer. Sono rimasto molto sorpreso quando mi ha spiegato c'era stato un voto unanime contro la mia partecipazione al Giant World Series Championship. Quando ho chiesto il motivo di questo, Baer mi ha riferito che il consiglio non approvava i miei post su Twitter e il mio sostegno politico per Donald Trump".
La società conferma l'esclusione di Aubrey Huff. "Abbiamo contattato Huff per fargli sapere che non sarà invitato alla prossima riunione del World Series Championship 2010", hanno spiegato i Giants in una dichiarazione inviata via email a The Athletic, il sito sportivo che ha riportato la notizia. "Aubrey - riferiscono i Giants - è autore di commenti sui social media che sono inaccettabili e in contrasto con i valori della nostra organizzazione. Mentre continuiamo ad apprezzare il contributo che Aubrey ha dato alla stagione 2010, rimaniamo fedeli alla nostra decisione".
Qualche tweet controverso pare effettivamente ci sia stato: secondo Andrew Baggarly, commentatore dei Giants per The Athletic, l'ex stella di baseball "ha superato ogni limite quando si tratta di volgarità e misoginia". Tuttavia, secondo Huff ciò che i San Francisco Giants non possono proprio tollerare è il suo sostegno al Presidente Donald Trump. Ha poi difeso il suo humour caustico, sottolineando di usare Twitter per fare satira. "Ma non è questo il problema - ha rimarcato l'ex giocatore di baseball -è la politica", sottolineando come la società stia minacciando il Primo emendamento degli Stati Uniti e il diritto di libertà di espressione e di parola. "Secondo il consiglio d'amministrazione dei Giants tutti i loro supporter sono dei liberal, ma non è così" ha aggiunto.
"Migliaia di fan della squadra mi hanno contattato sulle varie piattaforme social per supportarmi". Huff ha spiegato a The Athletic di essere "scioccato" e deluso dalla sua esclusione dalle celebrazioni di agosto. "Se non fosse per me, non ci sarebbe nessuna festa.
Ma se vogliono restare con il loro politicamente corretto e progressista, va bene così" ha aggiunto. L'ex stella del baseball ha vinto tante partite nel corso della sua carriera: non aveva ancora fatto i conti, però, con il politicamente corretto, che non risparmia nemmeno il mondo dello sport.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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