Dopo Ferguson c'è chi chiede il boicottaggio del Black Friday

Proteste nei centri commerciali a St. Louis e inviti a non spendere. Gli attivisti contestano la decisione sul caso Mike Brown

Dopo Ferguson c'è chi chiede il boicottaggio del Black Friday

Un Black Friday diverso, quello di quest'anno. La tradizionale giornata di saldi che negli Stati Uniti coincide con la festa del Ringraziamento è iniziata tra le iniziative di boicottaggio da parte di diversi gruppi di attivisti che protestano contro la deicisione di non incriminare il poliziotto responsabile per la morte di Mike Brown.

Le manifestazioni si sono tenute in diversi centri commerciali dell'area di St. Louis, non lontano dalla Ferguson teatro dei fatti. Gli attivisti hanno fatto irruzione nei negozi, urlando slogan e invitando a boicottare i saldi. Sul web l'invito a non fare acquisti è scandito con lo slogan "No Justice, No Profit" (Niente profitto senza giustizia).

Molti i vip che hanno apprezzato il ragionamento, da Russell Simmons, co-fondatore della storica etichetta black Def Jam a molti attori di Hollywood.

Non si placano neppure le polemiche per un altro caso, quello di

Tamir Rice, dodicenne ucciso a Cleveland da un colpo sparato da un agente. Stava giocando con una pistola giocattolo, che i poliziotti hanno scambiato per un arma reale. Il video è stato diffuso dalle forze dell'ordine su richiesta della famiglia.

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