Da giorni in Iraq la battaglia principale si concentra su Tikrit, caduta a giugno sotto il giogo del sedicente Stato islamico, quando una rapida offensiva ha regalato ai miliziani molti dei territori che controllano ancora oggi.
L'esercito iracheno ha dato il via nell'ultima settimana a un'operazione in cui ad affiancare le truppe regolari ci sono anche molti uomini delle milizie sciite vicini all'Iran e forze sunnite tribali, con l'obiettivo di riconquistare la città dove nacque l'ex rais Saddam Hussein.
La popolazione di Tikrit, in maggioranza sunnita, ha le sue ragioni per lamentarsi del governo. Proprio questo avrebbe permesso a giugno all'Isis di avanzare così rapidamente, di fronte al ritirarsi delle truppe del governo, allora guidato da Nuri al-Maliki, esponente della maggioranza sciita del Paese.
Oggi le forze irachene hanno riconquistato la sede della polizia provinciale, l'ospedale centrale e alcuni distretti, mentre i miliziani dell'Isis rimarrebbero asseragliati nel centro città. Dopo l'azione militare, sono stati dispiegati gli artificieri, impegnati nella ricerca di ordigni improvvisati di cui l'Isis ha disseminato la città.
Ieri gli uomini di Baghdad hanno preso il controllo
della città di al-Alam, all'estremità settentrionale di Tikrit. Se la spinta su Tikrit dovesse riuscire, sarebbe una grossa vittoria per le forze governative e una sconfitta non indifferente per il sedicente Stato islamico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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