Donald Trump abroga il programma "Dreamers" voluto da Barack Obama. Il ministro della Giustizia, Jeff Sessions, ha dato un colpo di spugna al programma che concedeva un permesso di soggiorno a quei giovani arrivati illegalemente negli Stati Uniti da bambini, insieme ai propri genitori, e gli permetteva, in questo modo, di lavorare e studiare in America. "Metteremo al primo posto gli interessi dei cittadini americani- ha commentato il numero uno della Casa Bianca - gli uomini e le donne dimenticate non saranno più dimenticate".
"Sono qui per annunciare che il programma conosciuto come Daca (Deferred action for childhood arrivals, ndr) che è stato varato dall'amministrazione Obama è stato abrogato", ha annunciato Sessions (guarda il video) spiegando che circa 800mila ragazzi che beneficiano del programma conserveranno il loro status fino a marzo del 208, termine entro il quale il Congresso dovrà legiferare. In una serie di tweet Trump incita prima il Congresso a "preparasi a fare il suo lavoro" per legiferare in materia e poi aggiunge: "Siamo una nazione di legge. Non incentiveremo più l'immigrazione illegale", incalza il presidente degli Stati Uniti aggiungendo l'hashtag Maka (Make America great again). "Non sono favorevole a punire bambini, la maggior parte dei quali adesso sono adulti, per le azioni dei loro genitori - conclude - ma dobbiamo anche riconoscere che siamo un Paese di opportunità perché siamo un Paese di leggi".
Subito dopo l'annuncio di Sessions, migliaia di persone sono scese per le strade delle principali città degli Stati Uniti per protestare contro Trump. "È un errore crudele - ha tuonato Obama - mettere nel mirino queste giovani persone è sbagliato perché non hanno fatto nulla di male". L'ex presidente degli Stati Uniti taceva da mesi ed è tornato a farsi vivo sulla scena politica con un post su Facebook proprio per difendere il programma "Dreamers": "È autolesionista perché vogliono solo iniziare a fare impresa, lavorare nei nostri laboratori, servire nelle nostre forze armate o contribuire in altri modi al benessere del Paese che amiamo". I manifestanti si sono raccolti in diversi punti della città di Los Angeles, davanti alla Casa Bianca e a Miami davanti alla Freedom Tower. A New York, poi, diversi giovani hanno provato a bloccare le strade davanti alla Trump Tower.
Ora la "patata bollente" passerà al Congresso che sarà appunto chiamato non solo a dare l'ultima parola, ma anche a elaborare un dispositivo sostitutivo. L'abrogazione del Daca rischia, però di spaccare il Congresso e, persino, l'ala Gop.
Stando a quanto riferisce il Washington Post, parte dei moderati repubblicani e dei conservatori si sono detti pronti a tentare di raggiungere un accordo che riconosca uno status permanente ai "sognatori". Dal canto loro, i democratici hanno criticato aspramente Trump sollecitando il Grand Old Party a fare fronte unito per proteggere i "Dreamers".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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