Nel suo atteso discorso davanti all'Assemblea generale delle Nazioni Unite il presidente degli Stati Uniti Donald Trump mette subito in chiaro una cosa: "Metterò sempre l’America al primo posto" e ne difenderò gli interessi. Nessun ripensamento, quindi, rispetto a quanto ha sempre sostenuto in campagna elettorale. Sottolinea comunque di essere convinto che "sia necessario proteggere la prosperità, la sovranità e la sicurezza di tutte le nazioni". Secondo Trump "nazioni forti e sovrane consentono ai singoli di prosperare", motivo per cui difendere la sovranità degli Stati. "Il successo - prosegue - dipende dalla coalizione di nazioni forti e indipendenti". E spiega che è dovere di ogni governo "difendere il proprio Paese".
Durissimo il monito nei confronti di Pyongyang. "Regime depravato, va isolato". E avverte Kim Jong-un: "Rocket man (uomo missile, nomignolo che ha affibbiato al dittatore nordcoreano, ndr) è in una missione suicida per sé e il suo regime. Gli Stati Uniti sono pronti, disposti e capaci, ma si spera che questo non sia necessario" (video).
Una bacchettata Trump la rivolge anche all'Iran (e al suo predecessore Obama): "L'accordo sul nucleare con l'Iran è fonte d'imbarazzo per gli Stati Uniti". Accusa poi Teheran di usare le proprie risorse non per il progresso del suo popolo ma per "finanziare Hezbollah" contro "i pacifici vicini arabi e Israele".
"I terroristi e gli estremisti - prosegue il presidente Usa - hanno guadagnato terreno in ogni regione del pianeta. Alcuni regimi li sostengono e minacciano i loro popoli come i nostri". Ma contro l’Isis in Iraq e in Siria "abbiamo fatto grandi progressi" e "sconfiggeremo il terrorismo radicale islamico". Rivolgendosi ai leader presenti al Palazzo di Vetro Trump dice che "le Nazioni Unite devono collaborare per isolare gli stati canaglia" perché "se i giusti non sapranno affrontare quei pochi cattivi, il male trionferà". Il presidente americano osserva che "è un dovere proteggere le nazioni" e gli Stati Uniti, pur "volendo pace e non conflitti", sono pronti a fare la propria parte.
Un passaggio del suo intervento Trump lo
riserva al Venezuela. La "dittatura socialista è inaccettabile". L’America, come "amico e vicino responsabile deve avere un obiettivo: il ripristino della liberà, della pace e il ritorno della democrazia".
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