Facebook, twitter e youtube inaccessibili in Turchia. Ancora una volta, il Paese di Erdogan ha bloccato i social network e il popolare sito di condivisione video, per ragioni - dicono i media -questa volta legate all'attualità e in particolare al recente sequestro del procuratore Selim Kiraz, ucciso a Istanbul da un commando del gruppo di estrema sinistra DHKP-C.
A far dire che esiste un legame tra la pubblicazione delle immagini del pm e il blocco è anche il fatto che l'accesso a facebook è stato ripristinato dopo un intervento sulle foto.
Il magistrato aveva coordinato le indagini sulla morte di Berkin Elvan, un adolescente coinvolto accidentalmente dalle proteste del giugno 2013 a Istanbul e rimasto gravemente ferito, colpito alla testa da un candelotto di gas lacrimogeno. La sua morte in ospedale l'11 marzo 2014, dopo nove mes di coma, aveva scatenato nuovi scontri tra manifestanti e forze dell'ordine.
Kiraz è morto in ospedale per le ferite riportate durante il sequestro, durato circa sei ore.
Immagini della sua cattura erano state pubblicate online e sarebbe questa la ragione per cui ad Ankara è stato deciso il blocco dei social e di YouTube.
Il quotidiano turco Hurriyet ricorda che la pubblicazione di foto di Kiraz con la pistola puntata alla tempia aveva fatto decidere alle autorità di tenere lontani tredici giornalisti e gruppi mediatici dalla conferenza stampa e dal funerale del procuratore, lo scorso primo aprile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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