I dati che arrivano dall'Ungheria sovranista di Viktor Orban mostrano numeri estremamente positivi per le politiche familiari. Dal 2010 ad oggi i matrimoni sono aumentati del 42 percento e il tasso di fertilità del 21%.
Grazie alle politiche del governo Orban, ha spiegato Katalin Novák, Segretaria di Stato per la Famiglia e per gli Affari Giorvanili, Vice Presidente del partito Fidesz - Hungarian Civic Alliance, il partito di Orban, "anche il numero di aborti è ai minimi storici, seppur è ancora elevato".
La giovane ministro, che è lei stessa mamma di tre figli, ha ricordato durante una conferenza internazionale con i giornalisti cristiani tenutasi a Budapest, che questi dati non arrivano per caso, ma sono frutto delle iniziative del governo popolare di Orban, che ha rovesciato le politica antifamiliari del precedente governo ungherese di sinistra, permettendo all’Ungheria di spendere il doppio della media Ocse per il sostegno alle famiglie.
La Novák ha spiegato che c'è una tendenza generale alla sovrappopolazione nella maggior parte del mondo, mentre in Europa l’attuale tasso di fertilità "non permette a nessuno dei paesi del continente di garantire una adeguata sostituzione generazionale".
"La popolazione europea è cresciuta in termini assoluti, ma solo a causa della migrazione", ha affermato la segretaria di Stato ungherese. Il governo ungherese ha risposto al problema del declino della popolazione con una forte politica di sostegno alla famiglia (quella tradizionale, dove "secondo le credenze ungheresi, ogni bambino ha diritto a un padre e una madre"), con politiche familiari radicate nella Costituzione per garantire, come spiegava lo stesso Orban, la loro protezione a lungo termine da decisioni giudiziarie "chiaramente anti-familiari" e da organizzazioni non governative "spesso anti-familiari" che "possono infiltrarsi nel processo decisionale ungherese" (riferendosi al filantropo miliardario ungherese-americano George Soros, considerato dal premiere Orban un nemico ideologico).
La nuova Costituzione ungherese, entrata in vigore nel 2012, è stata approvata grazie alla maggioranza parlamentare dei due terzi del partito di Fidesz di Orban. Uno dei suoi articoli afferma che l'Ungheria "protegge l'istituzione del matrimonio come unione di un uomo e una donna".
Al termine della sua conferenza la Novák ha annunciato che il suo piano sarà quello di introdurre ogni anno più misure di sostegno alla famiglia, senza eliminare quelle esistenti.
Attualmente l'Ungheria spende il cinque percento del suo Pil in piani di sostegno alle famiglie, il doppio della media Ocse e due volte e mezzo in più rispetto al 2010, quando Orban arrivò al governo del paese centro-orientale europeo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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