Usa, un duro colpo per Trump: la Camera boccia il piano per il muro

Approvata una risoluzione dei democratici che blocca l'iniziativa del presidente per costruire la barriera al confine con il Messico. Ora voterà il Senato

Usa, un duro colpo per Trump: la Camera boccia il piano per il muro

Un duro colpo per Donald Trump. La Camera ha infatti bocciato, tramite una risoluzione, lo stato di emergenza nazionale dichiarato dal presidente. Con questo stratagemma, il tycoon avrebbe voluto dirottare i fondi del bilancio federale verso la costruzione di un pezzo della barriera con il Messico. La questione del muro è di fondamentale importanza per Trump, come dimostra anche lo shutdown più lungo della storia americana ordinato dal presidente. A bloccare l'iniziativa del tycoon non sono stati solo i democratici, ma anche 13 repubblicani.

Come nota Repubblica, "grazie a loro la votazione alla Camera ha avuto un margine molto ampio, 245 sì contro 182 no. Ora la stessa risoluzione passa al Senato, dove invece è il partito del presidente ad avere la maggioranza".

Anche qui Trump non avrà vita facile in quanto non è affatto detto che tutti, all'interno del Grand Old Party, stiano con il presidente. I franchi tiratori sono dietro l'angolo anche perché la spaccatura tra Trump e l'establishment conservatore è sempre più netta. La senatrice Susan Collins del Maine e il senatore Thom Tillis della North Carolina hanno infatti già annunciato che appoggeranno la risoluzione dem. Serverebbero quindi almeno altri quattro repubblicani per far passare la misura. Nel caso, quasi impossibile, che anche il Senato possa bocciare il volere del presidente, il tycoon potrebbe porre il veto.

A questo punto, spiega sempre Repubblica, "per vanificare il veto presidenziale ci vuole una maggioranza qualificata dei due terzi, che non è alla portata dell'opposizione. Quest'ultima però continuerà la sua battaglia altrove: nei tribunali. Già 16 Stati governati dai democratici hanno presentato ricorsi alla magistratura, e anche i deputati potranno farlo".

Dubbi sulla legalità dell'azione presidenziale sono stati espressi anche dal repubblicano Mitch McConnell, il quale ha fatto sapere: "Non sono ancora arrivato ad una conclusione definitiva. Abbiamo avvocati molto seri che stanno dibattendo questa questione".

Nei giorni scorsi, Patrick Shanahan, capo del Pentagono ad interim, ha chiesto al dipartimento per la Sicurezza Nazionale (Dhs) di giustificare lo spostamento di risorse militari per la costruzione del

muro al confine con il Messico: "Abbiamo chiesto al Dhs di fornire fatti, dati, priorità e siamo in attesa di risposte".

La mozione sull'illegalità dell'emergenza nazionale approderà in Senato entro metà marzo.

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