Gli Usa si ritirano dalla Siria. Ma la Germania adesso protesta

Il ministro degli Esteri Heiko Maas ha detto che il ritiro degli Stati Uniti nuocerebbe alla lotta allo Stato islamico "ancora attivo nel nell'est della Siria"

Gli Usa si ritirano dalla Siria. Ma la Germania adesso protesta

L'annuncio del ritiro degli Stati Uniti dalla Siria non piace alla Germania. Secondo il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, l'abbandono della Siria rischia di essere un duro colpo per la guerra allo Stato islamico e soprattutto di "mettere in pericolo i successi già ottenuti" contro il Califfato.

"Non siamo i soli a trovare sorprendente il brusco cambiamento di politica da parte americana. L'Isis ha arretrato, ma la minaccia non è finita" ha scritto in una nota il ministro Maas. "Esiste il rischio che le conseguenze di questa decisione nuocciano alla lotta all'Isis", ha aggiunto il capo della diplomazia tedesca, affermando che il gruppo è "tuttora attivo nell'est della Siria". Per Maas, "il contrasto all'Isis si decide a lungo termine militarmente ma anche civilmente", e sono necessari "sicurezza e ordine politico" per stabilizzare il Paese devastato da sette anni di guerra.

La Germania è da tempo coinvolta nella guerra al Califfato tramite la coalizione internazionale a guida Usa. E a fine estate, con la possibile imminente offensiva su Idlib, si era parlato anche di un coinvolgimento attivo dell'aviazione tedesca nel bombardamento dell'ultima roccaforte jihadista.

Ora, l'annuncio di Trump sembra aver scosso anche Berlino. Ma il presidente degli Stati Uniti sembra voler tirare dritto, come confermato anche dall'ultimo tweet in cui il capo della Casa Bianca ha detto che non vuole che gli Stati Uniti siano "i poliziotti del Medio Oriente".

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