Usa, sparatoria al supermarket: 10 morti, tra cui un poliziotto

Un uomo è stato fermato dalla polizia, ma gli agenti non hanno ancora confermato se questo sia o meno l’autore della sparatoria

Usa, sparatoria al supermarket: 10 morti, tra cui un poliziotto
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Ieri, negli Stati Uniti, intorno alle 14:30 locali, si è verificata una sparatoria all’interno di un supermercato del Colorado, con un bilancio provvisorio di dieci morti, tra cui un agente. La strage, perpetrata da un “tiratore scelto”, ha avuto luogo all’interno di un centro della catena King Soopers ubicato nella città di Boulder. Lo Stato del Colorado, sconvolto in passato dalle stragi del liceo di Columbine e del cinema di Aurora, si ritrova quindi testimone di una nuova scia di sangue sul proprio territorio. Per l’America, si tratta della seconda sparatoria in una settimana, dopo quella verificatasi in dei centri massaggi di Atlanta.

In base alle ricostruzioni fatte dalle forze dell’ordine e dalle emittenti locali, un uomo entrato tranquillamente nel supermercato avrebbe, all’improvviso, iniziato a sparare contro i clienti impugnando un fucile semiautomatico. Dopo avere avvertito i residenti della zona a stare alla larga da quell’esercizio commerciale, la polizia, alle 14:49, ha circondato lo stesso mediante un imponente spiegamento di forze. Tuttavia, il primo poliziotto ad arrivare sulla scena del crimine è stato freddato all’istante dall’attentatore. Tale vittima si chiamava Eric Talley, di 51 anni ed era in servizio dal 2010. Lascia la moglie e sette figli, con il più piccolo che ha soli 7 anni di età. Dopo avere ucciso altre 9 persone, l’assalitore si è ala fine arreso ai poliziotti.

Il presunto killer del King Soopers, un uomo bianco senza maglietta e con indosso solo dei pantaloncini, è stato infatti ammanettato e scortato da due agenti fuori dal negozio. Non è stato ancora accertato se quell’individuo, che aveva anche una gamba insanguinata, sia o meno l’autore della sparatoria. La polizia di Boulder non ha infatti fornito finora molti dettagli sull’identità dell’arrestato, limitandosi ad assicurare che adesso la situazione è sotto controllo e a dire che il presunto assassino è ferito ma sotto la custodia delle forze dell’ordine. Un portavoce delle forze dell’ordine ha quindi aggiunto che ci vorranno almeno cinque giorni per completare le indagini sulla scena del crimine.

Gli organi di stampa americani stanno nel frattempo rilanciando i commenti di alcuni testimoni della sparatoria. Per molti di questi, l’assassino non avrebbe destato alcun sospetto al momento del suo ingresso nel supermercato, iniziando a sparare senza avere detto prima neanche una parola. Secondo certe testimonianze, l’uomo era armato di un fucile AR-15.

Le autorità del posto hanno subito espresso le proprie condoglianze ai familiari delle 10 vittime, ma tale strage è destinata a riaccendere dibattiti e polemiche sul diritto costituzionale al possesso di armi.

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