Da Pantelleria aerei spia Usa nella guerra sulla costa libica

Il teatro tunisino non è più l’obiettivo principale dell’Air 350. Il bimotore nelle ultime due settimane si è spinto a ridosso delle coste libiche in operazioni ISTAR

Da Pantelleria aerei spia Usa nella guerra sulla costa libica

ISTAR, acronimo inglese per Information, Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance: processo di integrazione tra l’intelligence, la sorveglianza e l’acquisizione in tempo reale dei dati raccolti sul campo. Velivoli con tali capacità, che conferiscono una migliore conoscenza della situazione tattica e sono essenziali nel processo decisionale dei comandanti in capo per la formulazione dei piani di battaglia, decollano, quasi quotidianamente, da Pantelleria. Nello specifico a decollare dalla piccola isola, scalo intermedio tra Africa e Sicilia, è un bimotore Beech 300 Super King Air 350, matricola N351DY, che opera per conto di AFRICOM, il Comando statunitense per il continente africano. Così come confermato dallo Stato Maggiore della Difesa, l’Office of Defense Cooperation, ottenuto l’avallo politico nell’ottobre del 2014, ha avuto il permesso di operare dall’isola siciliana fino al 31 maggio del 2015, termine poi prorogato dietro richiesta degli americani. I dettagli sui voli del Super King Air 350, sono più o meno noti. Sempre secondo il governo italiano, il velivolo ISTAR sarebbe autorizzato ad effettuare una “sola sortita giornaliera dall’aeroporto di Pantelleria. Un limitato supporto tecnico-logistico al rischiaramento del velivolo-spia statunitense è stato fornito dall’Aeronautica militare italiana, sulla base di un apposito accordo tecnico di contingenza, denominato Contigency Technical Arrangement”.

Il rischieramento su Pantelleria si era reso necessario per monitorare, con avionica sperimentale, la Tunisia. Secondo la versione ufficiale di AFRICOM “le operazioni Usa nello spazio aereo tunisino sono condotte con l’autorizzazione del governo nazionale, nel quadro degli sforzi multinazionali per la stabilizzazione della regione e della lotta al terrorismo e alla pirateria. Il velivolo statunitense effettua vola sperimentali sulla Tunisia con il supporto logistico della componente della US Navy di stanza a Sigonella. La scelta di Pantelleria è scaturita dalla maggiore convenienza rispetto alla più distante Sigonella e alle caratteristiche specifiche dello scalo aereo, con la possibilità di eseguire atterraggi e decolli più simili a quelli che, eventualmente, potrebbero essere fatti in Tunisia”. I nuovi tracciati radar, però, dimostrano quanto il teatro tunisino non sia più l’obiettivo principale dell’Air 350, matricola N351DY. Il bimotore nelle ultime due settimane, si è spinto a ridosso delle coste libiche.

Pantelleria, nello scacchiere tattico del nord-Africa, ricopre un ruolo fondamentale.

Il mutato quadro geostrategico del Mediterraneo centrale, ha nuovamente confermato il ruolo del piccolo distaccamento aeroportuale, garantendo un rischieramento avanzato dei velivoli in caso di crisi. Appare evidente che, qualora la situazione lo richiedesse, l’isola potrebbe diventare anche una piattaforma per la proiezione offensiva in Libia. La soppressione del presidio dell’Aeronautica Militare Italiana di Pantelleria era stata inserita nel programma di razionalizzazione delle strutture organizzative della Difesa il 14 novembre del 2012.

Tuttavia, alla luce del sempre più emergente contesto d’instabilità dei paesi nord africani - rispondeva nel settembre del 2013 ad un’interrogazione del Movimento 5 Stelle l’allora ministro Mario Mauro - la Forza armata ha preso atto del rinnovato interesse strategico che il piccolo distaccamento aeroportuale riveste da un punto di vista operativo. Velivoli spia americani si alzano da Pantelleria, con regolarità, da quasi due anni. Lo scalo di Fontanarossa, a Catania, infine, andrebbe visto come supporto logistico di trasferimento del personale imbarcato.

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