Moratti: «Io in via Ventura? Se mi invitano ci vado»

Gesto di distensione del primo cittadino dopo settimane di polemiche: «Se vogliono andrò a salutare i bambini»

Augusto Pozzoli

«Se mi invitano, quando aprirà la scuola di via Ventura andrò a salutare i bambini egiziani».
Lo ha detto il sindaco Letizia Moratti al termine della visita al museo Braille che aveva appena inaugurato all'Istituto dei ciechi di via Vivaio. Un atto di distensione, insomma, dopo settimane di polemiche. Il sindaco ha comunque tenuto a precisare che il blocco della scuola non dipendeva da lei.
Un gesto che si inquadra con le dichiarazione che aveva fatto inaugurando il museo: «Milano per il prossimo anno - ha detto - si è candidata a diventare il punto di incontro dei sindaci della grandi città europee per discutere e confrontarsi sull'integrazione. Quella degli stranieri ovviamente, ma anche di tutti i cittadini in difficoltà»
«In questa prospettiva - ha continuato la Moratti - l'Istituto dei ciechi potrà dare un grande contributo, perché è un ente all'avanguardia anche in campo internazionale nella ricerca e nell'esperienza di iniziative che fanno integrazione non solo a parole».
Per Letizia Moratti il laboratorio informatico, la mostra «Dialogo nel buio» e il museo Braille appena aperto in via Vivaio, potranno rappresentare un prezioso contributo al confronto che avverrà tra i sindaci europei.

Quanto alla vicenda della scuola di via Ventura, va segnalato che ieri è stata completata la raccolta di documenti che potrebbero mettere in grado il direttore scolastico regionale Mario Dutto a rilasciare l'autorizzazione per riaprire l'attività didattica.
Solo a quel punto riprenderanno le lezioni. Vale a dire nei primi giorni della prossima settimana. E questa volta, con il sindaco pronto a incontrare i piccoli alunni della scuola.

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