La prima gara della stagione di F1, in Bahrain, termina con un epilogo forse scontato e che tarpa le ali a chi aveva sognato il riscatto degli inseguitori, perché Max Verstappen domina dal primo all'ultimo giro. Il pilota dalla Red Bull è stato in totale controllo dalla partenza fino alla bandiera a scacchi, compiendo una gara in solitaria. L'altra nota che sottolinea la bontà del progetto tecnico RB20 è Sergio Perez che scattato quinto finisce la sua gara al fianco di Max.
Sul podio Sainz, cattivo e pulito quanto basta, per arrivare sul gradino più basso. Ferrari, dunque, che si conferma seconda forza anche con Leclerc che partito in prima fila termina quarto. Anonima la gara di Hamilton, soltanto ottavo, mentre fa meglio Russell quinto al traguardo. La sensazione è che il gap tra la Red Bull e gli altri sia stato assottigliato, ma non abbastanza. Vedremo se la situazione verrà confermata anche in Arabia Saudita, il prossimo appuntamento del calendario della Formula 1 che conta su 24 gare.
Prima fase di gara movimentata
Al via Leclerc prova l'attacco ai danni di Verstappen, tentando di sopravanzare passando dall'esterno, tuttavia l'olandese adopera una difesa tosta ma pulita e conserva la prima piazza. Alle spalle Russell mantiene la terza posizione, mentre Perez - autore di un ottimo scatto - brucia il ferrarista Sainz. Nelle retrovie succede il caos, con Hulkenberg che viene urtato e finisce sul fondo della classifica. Al terzo giro Russell riesce a mettere il musetto della Mercedes davanti a quello della Ferrari di Leclerc e parte all'inseguimento del campione del mondo in carica. Buono il ritmo della rinnovata freccia d'argento, almeno con Russell, perché Hamilton resta ancorato al nono posto, alle spalle di Alonso anch'esso superato dalle Mclaren di Norris e Piastri. Intanto, anche Perez inserisce nel mirino il monegasco della Rossa.
Al giro 7 iniziano alcuni problemi di bilanciamento sulla Ferrari SF-24 di Leclerc, con il monegasco che si lamenta in radio di un eccessivo sovrasterzo. Questo favorisce l'attacco del messicano Perez, che svernicia l'alfiere di Maranello senza troppi indugi. Negli scarichi di Charles si attacca il compagno di squadra Sainz, che vorrebbe ricevere il semaforo verde dal muretto per passare il collega in tuta rossa. Via libera che ritarda ad arrivare, ma quando viene approvato l'iberico vince un bel corpo a corpo con Leclerc. Intanto Hamilton passa Alonso e si mette alla caccia delle due Mclaren, voglioso di ricostruire una gara iniziata in salita.
Al dodicesimo giro sui cinquantasette previsti, Russell cede la seconda posizione per rientrare ai box per la prima sosta. Mescola dura per lui. Al giro seguente Perez risponde in modo repentino e, via via, viene seguito da tutti gli altri piloti. Di nuovo tutti in gara, il messicano supera George Russell. Le due Red Bull viaggiano tranquille nelle prime due posizioni. Strepitosa invece la fame di Sainz, che prima regola Leclerc per la seconda volta, poi, acciuffa la Mercedes del giovane inglese e la brucia. Il madrileno sale in zona podio al giro 18.
Nella fase centrale, posizioni cristallizzate
L'unico a tenere il ritmo della seconda Red Bull è proprio Sainz, mentre alle spalle Russell tiene a distanza Leclerc che, a sua volta, mantiene un buon margine sulla coppia in orange Norris-Piastri. Verstappen invece fa il vuoto, correndo in solitaria davanti a tutti, come ci ha abituato negli ultimi anni. A tenere viva l'attenzione sulla gara, altrimenti congelata nella sua fase centrale, ci pensa il torero della Ferrari che quando scende sotto ai 2 secondi di distanza da Perez, inizia a lamentarsi dei problemi con l'aria sporca che danneggia un po' la SF-24.
Al 32esimo giro Russell rientra ai box per la seconda sosta e anticipa la mossa Ferrari. Il Cavallino però non risponde subito e sceglie di rientrare più tardi per avere una gomma più fresca negli ultimi giri da gara. Nel giro di un paio di tornate si innesca una girandola di passaggi ai box, che coinvolge prima Leclerc e poi Sainz. Tornato in pista, il monegasco lamenta gravi problemi in frenata alla sua Ferrari e il suo ritmo stenta a decollare, entrando nelle mire di Norris che lo segue. Al 38esimo giro anche Verstappen esegue la seconda sosta, senza affanni e senza patemi. Tutti hanno effettuato il secondo cambio di gomme. Si entra nell'ultima fase di gara.
Verstappen vince in tranquillità
Charles Leclerc è uno dei più vivaci della fase calda della gara, perché a bordo della sua imperfetta Ferrari si mette in testa di raggiungere e passare Russell. Lo marca per diverse tornate, lo studia a distanza, ma la Mercedes numero 63 sembra irraggiungibile specie nel primo settore. All'improvviso Russell commette un errore, finisce largo, e il monegasco ne approfitta per conquistare la quarta posizione.
Questo è l'ultimo guizzo nelle posizioni che contano, perché quando arriviamo alla bandiera a scacchi del 57esimo giro, Max Verstappen transita in totale controllo il prima posizione, seguito a circa 20 secondi dal compagno Perez.
Sul podio Carlos Sainz, bravo a prendersi il podio con caparbietà, mentre Leclerc finisce soltanto quarto dopo essere scattato dalla prima fila. Quinto George Russell, sul finale un po' in affanno. Terminano a punti anche Norris, Hamilton, Piastri, Alonso e Stroll.Classifica finale:
- Max Verstappen (Red Bull)
- Sergio Perez (Red Bull)
- Carlos Sainz (Ferrari)
- Charles Leclerc (Ferrari)
- George Russell (Mercedes)
- Lando Norris (McLaren)
- Lewis Hamilton (Mercedes)
- Oscar Piastri (McLaren)
- Fernando Alonso (Aston Martin)
- Lance Stroll (Aston Martin)
- Guanyu Zhou (Kick Sauber)
- Kevin Magnussen (Haas)
- Daniel Ricciardo (RB)
- Yuki Tsunoda (RB)
- Alexander Albon (Williams)
- Nico Hulkenberg (Haas)
- Esteban Ocon (Alpine)
- Pierre Gasly (Alpine)
- Valtteri Bottas (Kick Sauber)
- Logan Sargeant (Williams)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.