L’arte di crescere: la scuola That’s All Folks MASE e l’incontro con Annalisa Minetti

Nata nel 2017, questa realtà non è solo un progetto artistico: è un mosaico di visioni, suoni, colori e storie che si intrecciano. È una casa aperta a chiunque voglia cercare il proprio ritmo, scoprire la propria voce, dare forma a un’idea

Serena Pagnani
Serena Pagnani
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Ci sono luoghi che non si accontentano di essere semplici spazi fisici. Diventano rifugi, laboratori, fucine di sogni e possibilità. Uno di questi luoghi è la scuola That’s All Folks MASE. Nata nel 2017, questa realtà non è solo un progetto artistico: è un mosaico di visioni, suoni, colori e storie che si intrecciano. È una casa aperta a chiunque voglia cercare il proprio ritmo, scoprire la propria voce, dare forma a un’idea.
La scuola non si limita a insegnare: identifica, nutre e sostiene il talento, qualunque volto e forma esso abbia. La musica, l’arte, il teatro, il cinema: ogni disciplina diventa un viaggio, un modo per interrogare il mondo e sé stessi. È un luogo dove non esistono giudizi, ma solo un continuo scambio di energie.

Serena Pagnani e la sua scuola
Serena Pagnani e la sua scuola That’s All Folks MASE

Dietro tutto questo c’è una donna con lo sguardo acceso e il passo di chi ha vissuto l’arte nei suoi spazi più diversi: Serena Pagnani, musicista, formatrice, esploratrice della creatività. Serena ha trascorso anni tra note e microfoni, lavorando anche a “Un giorno da Pecora”, la trasmissione di Rai Radio 1 che mescola ironia e attualità. In quella dimensione frenetica e affascinante, Serena ha imparato il valore del racconto, il potere della parola e della musica nel creare connessioni. È questa esperienza che oggi riversa nella scuola, guidando allievi e insegnanti con la stessa curiosità che anima le sue scelte.

In That’s All Folks MASE non ci sono scale di valori. Il giovane che impara a suonare il piano, il ragazzo che esplora il mondo della fotografia, l’artista che si cimenta con l’aerografia: ogni gesto è un pezzo unico di un mosaico più grande. Gli allievi non solo apprendono, ma si confrontano tra loro, con gli insegnanti e persino con artisti affermati, spesso chiamati a condividere palco e storie.
Ed è proprio questa filosofia che dà vita all’evento di domenica 24 novembre al Palazzo Ducale di Atina. Qui, tra le mura cariche di storia, That’s All Folks MASE ospiterà un incontro speciale con Annalisa Minetti, una voce e una presenza che non hanno bisogno di molte presentazioni.

Annalisa Minetti
Annalisa Minetti

Minetti non è solo un’artista: è un esempio. La sua storia è il racconto di una determinazione che non conosce barriere. Cantante, atleta paralimpica, donna che ha trasformato le difficoltà in un’arma per riscrivere le regole del possibile. Ad Atina, Annalisa parlerà di vocalità, del legame intimo con la voce, ma anche del viaggio personale che l’ha portata a essere ciò che è oggi. “La voce è molto più che uno strumento,” ha detto una volta. “È l’espressione più pura di ciò che siamo, delle paure e dei sogni che portiamo dentro.”

L’incontro con Annalisa sarà un dialogo aperto, un momento in cui artisti, studenti e pubblico potranno ascoltare, domandare, confrontarsi. È questo che Serena Pagnani e la scuola cercano di costruire: un ponte tra generazioni e visioni, un luogo dove chiunque possa trovare la sua strada, guidato dalla forza dell’esempio. E c’è una magia particolare nel farlo in un territorio come quello della Valle di Comino, dove il paesaggio sembra già di per sé una forma d’arte. Lì, tra colline e borghi, That’s All Folks MASE ha scelto di radicare la sua missione, dimostrando che la cultura non deve solo attraversare i grandi centri, ma può e deve germogliare ovunque, a partire dalla periferia.
Perché, in fondo, quello che accade in una scuola come questa non è mai solo didattica. È vita. È dare forma alle emozioni, trasformare il caos in armonia, il silenzio in suono, la paura in espressione. E alla fine, ciò che rimane non è solo il sapere, ma la possibilità di dire: “Io ci sono.

Io ho una storia. E questa storia merita di essere ascoltata”. Domenica, al Palazzo Ducale di Atina, non ci sarà solo un incontro. Ci sarà un piccolo miracolo: l’arte di condividere, di raccontarsi e di crescere insieme.

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