Musso Dopo il voto negato lancia appelli col deputato Pd

Non si è ancora spenta l’eco del non voto del senatore Enrico Musso a sostegno del disegno di legge sul processo breve, che il «prof» torna protagonista. E questa volta, dopo aver incassato i complimenti dell’Italia dei Valori, si «allea» con il Pd. Arriva infatti da Laura Cremolini, portavoce dell’ex portavoce del Pd Andrea Orlando, un comunicato che annuncia l’impegno congiunto di Musso e Orlando per la «massima trasparenza possibile della raccolta fondi per la campagna elettorale». L’invito bipartisan è rivolto ai candidati alle prossime regionali e di per sé porta avanti una linea pienamente condivisibile soprattutto in un momento in cui sembrano allungarsi le ombre della mafia anche sulla Liguria. Quello che colpisce è però soprattutto la scelta di tempo di Musso, a pochi giorni dallo sconquasso provocato in Senato, nel portare avanti un’iniziativa non con colleghi di partito ma con esponenti di schieramenti avversari.

Una scelta, quella di marcare sempre la propria indipendenza, che il senatore del Pdl ha già fatto più volte. Anzi, è addirittura quasi il recordman di voti contrari al suo partito. Il sito www.openparlamento.it, ripreso ieri dal Secolo XIX, gli ha fatto i conti in aula: finora Musso si è espresso 172 volte su 3000 (...)

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