Mamme buttano i giocattoli di un bimbo autistico e la madre protesta con la scuola

Il piccolo alunno di cinque anni, non vedendo più il suo materiale, avrebbe avuto una crisi. Un gruppo di genitori, incaricati di tenere pulite le aule, avrebbero tolto quei giochi perché considerati troppo usurati e sporchi

Mamme buttano i giocattoli di un bimbo autistico e la madre protesta con la scuola

A scuola aveva alcuni giocattoli che, probabilmente, lo facevano sentire più al sicuro. E quando è tornato in quelle aule e non li ha più ritrovati ha avuto una brutta crisi, perché quel materiale ludo-didattico serviva a un bambino di cinque anni affetto da autismo. È accaduto alla scuola Ranucci, a Marano di Napoli, e secondo quanto riportato da Repubblica, gli oggetti sarebbero stati buttati via da alcune mamme, autorizzate a fare le pulizie in alcune aree della struttura (visto che la cooperativa incaricata è in mobilità da tempo).

I giochi eliminati

Secondo quanto ricostruito dal quotidiano, le madri coinvolte avrebbero gettato quel materiale, all'apparenza usurato, perché conservato in un ambiente non troppo pulito. Le donne, infatti, si sarebbero preoccupate che quei giocattoli, conservati in un ambiente non idoneo, avrebbero potuto portare delle infezioni ai propri figli. E nessuna di loro, probabilmente, deve aver pensato all'ipotetica reazione del bambino malato.

La crisi del bambino

In base a quanto ricostruito, il piccolo, non ritrovando il materiale utile al suo apprendimento, avrebbe reagito con una crisi. La madre, infatti, sarebbe stata subito allertata dalle insegnanti e, una volta appreso l'accaduto, si sarebbe rivolta all'assessore alla Scuola del comune di Marano, Bianca Perna. La notizia, in poco tempo, avrebbe fatto il giro della rete, fino ad arrivare alla pagina Facebook dell'emittente campana Radio Crc, che avrebbe diffuso i dettagli della vicenda sulla propria pagina Facebook.

"La responsabilità non è dell'istituto"

Secondo quanto riportato dal quotidiano, la madre del bambino, dopo aver contattato l'assessore sarebbe stata tranquillizzata proprio da Perna, la quale ha dichiarato: "La donna mi ha chiamata per avere contezza del perché la classe fosse stata svuotata dei giochi e del materiale didattico. Mi sono sentita subito di tranquillizzarla. Questa storia denuncia certamente una mancanza di sensibilità da parte di chi ha compiuto questo gesto, ma ci sentiamo di escludere qualsiasi responsabilità dell'istituto rispetto all'accaduto: la Ranucci, come altre scuole del territorio, è un'eccellenza".

La rassicurazione della preside

Intanto, Antonietta Guadagno, dirigente scolastica che guida l'istituto comprensivo "Amanzio-Ranucci-Alfieri", ha saputo dell'accaduto ieri mattina e ha fatto sapere che giochi e materiali didattici nuovi sono già stati ricomprati e che saranno consegnati nei prossimi giorni. In ogni caso, però, la preside ha chiarito la sua volontà di voler approfondire l'accaduto: "Le pulizie che coinvolgono le mamme sono autorizzate dal Consiglio d'istituto e c'è sempre un docente a vigilare".

Guadagno, che ha invitato a non fare speculazioni mediatiche, ha concluso: "Siamo una scuola che fa di tutto per l'inclusione, con 85 ragazzi disabili su una platea di 1.500 alunni e lavoriamo in stretta collaborazione con Asl, servizi sociali e associazioni".

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