Nella mattinata di oggi a Melito, un piccolo comune dell'hinterland di Napoli, è stata trovato il cadavere di una donna all'interno della sua abitazione, situata a via Giovanni XXIII. A rinvenire il corpo della donna sono stati i Carabinieri di Melito, giunti sul posto dopo aver ricevuto una segnalazione da parte di alcuni vicini, che hanno udito dei colpi d'arma da fuoco all'interno dell'edificio e hanno subito chiamato il 112.
Una volta arrivati sul luogo della tragedia, gli agenti sono entrati nell'abitazione, situata al quinto piano del civico 49, e hanno scoperto il cadavere della vittima, una donna di 33 anni incensurata. La 33enne era sposata e aveva due figli, un maschio di soli 7 anni e una femmina di 14 anni, che vivevano con lei in una palazzina popolare a Melito.
I Carabinieri hanno subito iniziato le indagini, effettuando i primi rilievi e accertamenti sul posto, per tentare di identificare l'omicida della donna e le motivazioni di tale gesto efferrato. Poco tempo dopo il ritrovamento del corpo, però, gli agenti hanno fermato il marito della donna, che sembrerebbe essere un affiliato di un clan di Secondigliano.
L'uomo, dopo essere stato bloccato, ha deciso di chiamare immediatamente il suo avvocato e insieme a lui si è recato presso li uffici della Squadra mobile della questura di Napoli, dove si è costituito per l'omicidio della moglie. A Melito, intanto, è giunto anche il sostituto procuratore, che molto probabilmente si occupererà del sequestro della salma per l'esecuzione dell'esame autoptico.
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