Riapre (ma non tutto) il cimitero di Poggioreale. Ritardi sul recupero delle salme

Restano inaccessibili le aree del cimitero dove lo scorso 5 gennaio si sono verificati i crolli delle congreghe di San Gioacchino e dei Dottori Bianchi. Per problemi tecnici rinviato il lavoro di recupero dei resti umani finiti tra le macerie

Riapre (ma non tutto) il cimitero di Poggioreale. Ritardi sul recupero delle salme

Dopo circa 8 mesi i napoletani possono di nuovo varcare i cancelli del cimitero Monumentale di Poggioreale per andare a trovare i propri cari che non ci sono più. Non tutto il camposanto, però, sarà percorribile.

Sono infatti inaccessibili le aree dove lo scorso 5 gennaio si sono verificati i crolli delle congreghe di San Gioacchino e dei Dottori Bianchi in cui rimasero scoperchiate decine di loculi con i resti umani finiti tra le macerie. Queste porzioni del cimitero sono state delimitate da recinzioni e cartelli. Per agevolare l’ingresso delle persone è stato deciso di aprire anche un accesso da via Nuova Poggioreale. "I cittadini adesso possono tornare a fare visita ai loro cari", ha commentato l'assessore comunale ai Cimiteri Vincenzo Santagada.

Resta da risolvere il problema del recupero delle centinaia di salme finite tra le macerie. Inizialmente il Comune ipotizzava che l'avvio delle operazioni potesse coincidere con l’apertura del cimitero. Purtroppo, come racconta NapoliToday, il piano è saltato a causa di un intoppo tecnico legato al posizionamento delle gru necessarie per la rimozione del materiale franato.

Nel progetto, a carico di Metropolitana di Napoli, è emerso che uno dei due macchinari che doveva essere impiegati era stato piazzato in un punto a rischio di nuovi sprofondamenti. Per questo motivo l’operazione è stata momentaneamente rinviata: il prossimo passo da compiere sarà quello di sottoporre alla Procura una modifica. Un imprevisto non gradito dall’assessore che, in cosniderazione dell'imprevisto, ammette di non sentirsela di dare una data. "Attendiamo l'autorizzazione, spero arrivi la prossima settimana", ha spiegato Santagada.

Dovrebbe essere risolta, invece, la questione sul luogo dove riposeranno i resti mortali una volta recuperati. "Abbiamo individuato un'area sotto la Cattedrale all'interno del quadrato Metropolitana costruirà una struttura tubolare in cui saranno custodite le salme nel rispetto dei cittadini che hanno subito questo crollo", ha garantito l'assessore. "Quando ho ricevuto la delega – ha continuato - il sindaco Manfredi mi ha chiesto di farlo diventare un parco. È chiaro che non si può pensare al cimitero nel suo insieme, servirebbero cento milioni di euro. Va pensato un intervento modulare".

Lo

stesso Santagada ha anche annunciato di voler realizzare un censimento delle cappelle e promesso che spingerà il Comune ad acquisire quelle abbandonate per ristrutturarle e, infine, restituirle ai cittadini.

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