Rifiuti speciali nel capannone: sequestri e denuncia

La scoperta della Guardia di Finanza a Ercolano, in provincia di Napoli. Rinvenuti indumenti non trattati e materiale di risulta tessile

Rifiuti speciali nel capannone: sequestri e denuncia

Sessantatré tonnellate di rifiuti speciali stipate nel capannone, scattano sequestri e una denuncia a Ercolano, in provincia di Napoli. La scoperta porta la firma dei militari della Guardia di Finanza del comando provinciale del capoluogo campano che hanno sottoposto ai sigilli un’area pari a circa poco più di 1.100 metri quadri nel territorio del centro dell’hinterland vesuviano.

La scoperta è stata fatta dai finanzieri in servizio presso la compagnia della Guardia di Finanza di Portici. I militari, impegnati nel consueto servizio di monitoraggi e controllo per il rispetto delle normative ambientali e per la repressione dei reati sul territorio della provincia a sud di Napoli, si sono imbattuti nel “deposito”. All’interno di un capannone, tre locali e di un container (che sarebbero stati utilizzati, ma senza autorizzazioni, come luoghi di stoccaggio), i finanzieri hanno rinvenuto circa sessantatré tonnellate di rifiuti di natura tessile e di abbigliamento. In particolare si trattava di indumenti usati che non sarebbero stati sottoposti alle procedure di sanificazione e scarti di lavorazione tessile. La merce, all’interno dei locali ritenuti connessi a un’impresa dedita al commercio all’ingrosso di abbigliamento di seconda mano, non sarebbe stata, secondo i controlli dei militari della Guardia di Finanza, sottoposta alle prescrizioni di legge in materia di stoccaggio, raccolta, recupero e commercio di indumenti usati.

È scattato, dunque, il sequestro dell’intera area interessata dai controlli della Guardia di Finanza mentre il presunto responsabile è stato denunciato all’autorità giudiziaria: l’uomo dovrà rispondere di violazioni alle normative di tutela dell’ambiente per aver allestito il sito “visitato” dai militari senza aver ottenuto le previste autorizzazioni di legge. Rischia, inoltre, un’ammenda salatissima. La merce, infatti, è classificata tra i “rifiuti speciali”, sebbene non sia ricondotta nell’alveo di quelli pericolosi. Per lui potrebbe scattare una sanzione che oscilla da un minimo di 2.600 fino a un massimo di 26mila euro.

Proseguono, quindi, senza sosta i controlli delle forze dell’ordine sul delicato fronte della tutela dell’ambiente in tutta l’area della provincia di Napoli.

Quella registratasi a Ercolano, infatti, non è che l'ultima di una delle tante operazioni che da tempo vedono impegnate le forze dell'ordine nei controlli e nel contrasto all'illegalità in un'area che, dal punto di vista dell'ambiente, è da tempo sotto i riflettori e su cui l'attenzione degli investigatori rimane altissima.

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