Rissa alla stazione, arrestati e condannati per direttissima quattro nigeriani. È accaduto presso lo scalo ferroviario di Napoli Centrale: l’intervento decisivo dei militari dell’esercito, dei vigilantes e degli agenti della polizia ferroviaria.
I disordini si sono consumati all’esterno della struttura della principale stazione napoletana. Immediatamente sono entrati in azione le guardie giurate, gli agenti della Polfer e i militari dell'Esercito impegnati nell'operazione "Strade Sicure". La rissa ha coinvolto diverse persone alcune delle quali, appena sono intervenute le forze dell’ordine, sono riuscite a fuggire. In quattro, però, sono stati bloccati e arrestati. Si tratta di altrettanti nigeriani, tre uomini e una donna, di età compresa fra i 26 e i 39 anni. Uno di loro, a causa delle botte ricevute durante la rissa, ha riportato ferite alla fronte a al labbro che hanno reso necessario il ricorso alle cure dei sanitari in ospedale. Per lui, i medici hanno stilato una prognosi che prevede dieci giorni di convalescenza.
Per sedare la rissa, però, sono rimasti feriti anche un agente della polizia ferroviaria e un vigilante. Ne avranno, rispettivamente, per sette e tre giorni.
I quattro, nonostante la furia, sono stati dunque bloccati e fermati. Quindi è stato disposto e celebrato, a loro carico, il giudizio col rito direttissimo con le accuse di rissa e violazioni alle leggi sull’immigrazione.
In tre sono stati condannati alla pena di nove mesi di reclusione, per il quarto invece, a cui s’è aggiunta l’accusa di lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale, i magistrati hanno deciso di comminare la pena a un anno di reclusione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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