Due settimane di agitazione in tutto il gruppo Whirlpool. Ad annunciarlo è il coordinamento nazionale societario di Fim, Fiom e Uilm, dopo l’annuncio della multinazionale americana di cessione dello stabilimento di Napoli alla società Prs. I sindacati temono che l'azienda voglia disimpegnarsi dall’Italia.
“Tutti gli elementi a nostra disposizione ci portano a ritenere difatti che tale cessione sia un tentativo malcelato di chiusura e che più in generale Whirlpool si stia disimpegnando dall'Italia. I volumi continuano a calare in tutti gli stabilimenti e negli uffici proseguono le delocalizzazioni delle funzioni di staff, determinando ulteriori esuberi", riportano in un comunicato le organizzazioni dei lavoratori.
"Per questi motivi – proseguono - il Coordinamento proclama lo stato di agitazione in tutto il gruppo, con sciopero degli straordinari e della flessibilità, con 8 ore di sciopero il giorno 25 settembre in tutti gli stabilimenti e ulteriori 8 ore il giorno 4 ottobre con manifestazione nazionale a Roma”. La decisione arriva al termine della riunione del coordinamento nazionale dei sindacati Whirlpool, che esprime un "giudizio durissimo" sulla cessione del ramo d'azienda.
Alla manifestazione nazionale aderiranno anche i lavoratori di Embraco, "anch'essi vittima di analoga decisione di chiusura". Nel frattempo proseguiranno le "mobilitazioni territoriali, con un pacchetto di ulteriori quattro ore da svolgere entro il 3 ottobre per coinvolgere anche le istituzioni locali", aggiungono nella nota.
Fim, Fiom e Uilm, poi si legge, "rivendicano verso Whirlpool il rispetto degli accordi per tutti gli stabilimenti italiani e chiedono al Governo, nelle persone del ministro competente e del Presidente
del Consiglio, di convocare le parti e di dare seguito alle dichiarazioni di principio di solidarietà verso i lavoratori, adottando provvedimenti capaci di dare un'effettiva svolta alla vertenza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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