Napolitano: «Forziamo la crescita economica, ognuno faccia la sua parte»

Il capo dello Stato: «In Italia la ripresa è meno sostenuta. Tra tante difficoltà e tensioni, bisogna lavorare per il bene del Paese al di fuori delle divisioni politiche». Premi Leonardo per Laura Biagiotti, la Costa, la Rummo, la Danieli, la Zoomlion e per Ennio Morricone

Certo, il momento è quello che è. Giorgio Napolitano sembra quasi rassegnato. «In generale sul clima di questo periodo non ho nulla da aggiungere di più di quanto non abbia già fatto in recenti occasioni». Ma non si può solo stare a guardare, bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare per il bene dell'Italia. «Tra tante difficoltà e tensioni - dice il capo dello Stato, durante la consegna al Quirinale dei premi Leonardo - è essenziale che ciascun soggetto istituzionale, economico e sociale faccia più che mai la sua parte e il suo dovere e che continui ad operare bene nell'interesse del Paese». Davvero un momentaccio, «tuttavia credo sia possibile, al di fuori di caratterizzazioni politiche, porre oggettivamente i problemi che ci stanno davanti e che rappresentano altrettante sfide e sollecitando l'impegno di tutti, senza infingimenti».
Al primo posto i problemi economici. Crescere non basta più, occorre «forzare la crescita, perchè ormai non possiamo nasconderci il fatto che la ripresa è meno sostenuta che in altri Paesi». I dati dell'ultimo bollettino semestrale della Banca d'Italia parlano chiaro. «Il tasso di crescita delle esportazioni - spiega il presidente - , che viene valutata nella misura di circa l'uno per cento nel 2011 e nel 2012, è minore del tasso di espansione del commercio mondiale. Si calcola che alla fine del 2012 il Pil avrà recuperato circa la metà della perdita di sette punti subita nel corso della recessione». Troppo poco: «Noi dobbiamo sapere che è imperativo per l'Italia andare al di là di questi limiti, forzare la crescita oltre le previsioni, troppo inferiori» rispetto alle esigenze del Paese e di «un rafforzamento dell'economia».
Un obiettivo importante e ambizioso per cui occorre uno sforzo corale: «Ciascun soggetto faccia più che mai la sua parte, continui a far bene, come le imprese qui rappresentate». Senza rassegnarsi a discutere «di quello che accade mese per mese» ma guardando «più lontano».
Presenti alla celebrazione i rappresentanti del Comitato Leonardo Italian Quality Committee - con il presidente Luisa Todini -, il ministro dello Sviluppo Paolo Romani, il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia e il presidente dell'Ice Umberto Vattani. Il «Premio Leonardo» 2010 va alla stilista Laura Biagiotti, i «Premi Leonardo Qualità Italia» 2010 ai rappresentanti della Costa Crociere, della Danieli & C. Officine Meccaniche, del gruppo Bonfiglioli e del pastificio Rummo.

E ancora, «Leonardo International» 2010 a Zhan Chunxin, presidente della Zoomlion, e quello alla carriera al compositore Ennio Morricone. «A voi e a tutti gli italiani - la conclusione di Napolitano - dico di andare avanti nell'innovazione, nella internazionalizzazione, nell'impegno ad elevare in tutti i settori produttività e competitività».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica